Plastics Industry Association preoccupata dai dazi statunitensi

Matt Seaholm. (Foto Plastics
Industry Association)

Entrati in vigore da alcuni giorni, i dazi imposti dall’amministrazione Trump a vari prodotti provenienti da Canada, Messico, Cina ed Europa stanno creando seria preoccupazione nell’associazione dell’industria statunitense della plastica, Plastics Industry Association, per i possibili effetti in termini di aumento dei prezzi delle materie prime, ma anche semilavorati e componenti di vario genere, e di eventuali ritorsioni commerciali.

A tale riguardo il presidente e CEO dell’associazione, Matt Seaholm, ha ribadito che, seppure “l'industria della plastica riconosce l'importanza di proteggere i nostri confini e combattere il traffico illegale di droga per salvaguardare le comunità americane e sradicare il traffico di fentanyl dalla nostra società e che una nazione forte e sicura è fondamentale per la crescita economica e la stabilità industriale, Plastics Industry Association rimane profondamente preoccupata per le tariffe nei confronti di Canada, Messico e Cina e il loro impatto sulla produzione e sull'occupazione dell’industria plastica negli Stati Uniti. Pur comprendendo la logica del presidente Trump, un'industria competitiva dipende da politiche che proteggano la produzione americana garantendo al contempo catene di approvvigionamento stabili. Queste tariffe interromperanno la circolazione di macchine, prodotti e materiali essenziali che mantengono gli industriali americani operativi in settori come la sanità, il largo consumo e l'automobile”.

“L'industria della plastica rappresenta una pietra angolare della produzione americana e della vita quotidiana. Sappiamo che un approccio strategico e misurato al commercio è fondamentale per rafforzare, e non danneggiare, l'economia statunitense. Esortiamo i responsabili politici a sostenere politiche commerciali equilibrate che migliorino la competitività degli Stati Uniti, rafforzino le catene di approvvigionamento e guidino l'innovazione continua", ha concluso Seaholm.

Nel 2023, le esportazioni statunitensi di materie plastiche sono state pari a 74,2 miliardi di dollari, superando le importazioni di 73,3 miliardi di dollari e determinando un surplus commerciale di 958 milioni di dollari. Questa forza sottolinea la posizione di primo piano a livello globale del settore. Tuttavia, ribadisce Plastics Industry Association, i nuovi dazi sui principali partner commerciali minacciano le catene di approvvigionamento, aumentando i costi e rischiando di erodere i vantaggi competitivi. Per sostenere la crescita e l'innovazione, le politiche commerciali devono rafforzare, non ostacolare, la produzione di materie plastiche e la posizione di primo piano dell’economica degli Stati Uniti.