La sostenibilità asse strategico del piano industriale di Hera
Il consiglio di amministrazione del Gruppo Hera, multiutility attiva in vari settori tra cui quello del recupero e riciclo della plastica, ha approvato il Piano Industriale al 2025 dell’azienda, che consolida l’impegno per uno sviluppo equilibrato e sostenibile in tutti i settori di attività presidiati, con l’obiettivo di continuare a creare valore. Con un margine operativo lordo previsto a 1,4 miliardi nel 2025 e investimenti complessivi per circa 3,8 miliardi, il documento quinquennale vede in rialzo tutti i principali obiettivi dell’azienda e delinea un’ampia serie di interventi per la transizione energetica, l’economia circolare e l’evoluzione tecnologica, con progetti concreti e innovativi in grado di intercettare anche le opportunità di finanziamento del Pnrr.
In uno scenario di ripresa, con spinte sempre maggiori verso la sostenibilità e con il settore dei servizi di pubblica utilità che beneficerà della fetta più importante del Pnrr, il Gruppo Hera per crescere potrà continuare a fare leva sulle posizioni competitive coltivate negli anni. In piena coerenza con le politiche nazionali ed europee e gli obiettivi dell’Agenda 2030, che già da tempo orientano le strategie della multiutility, tutti i progetti del Piano industriale al 2025 si articolano lungo tre dimensioni: ambientale, socio-economica e innovazione, con azioni per la transizione verde e il digitale, e in grado di generare ricadute positive nei territori. Nella dimensione ambientale rientrano le iniziative per la lotta al cambiamento climatico, al fine di traguardare la neutralità carbonica, con interventi per abbattere le emissioni, incrementare la resilienza delle infrastrutture e promuovere l’economia circolare. La dimensione socio-economica mira, invece, alla creazione di “valore condiviso”: Gruppo Hera estenderà la gamma e la qualità dei propri servizi nei territori di presenza storica, forte anche delle recenti aggiudicazioni nelle gare per il rinnovo delle concessioni per i servizi regolati, ma anche in nuove aree cogliendo ulteriori opportunità di sviluppo per linee esterne. La dimensione innovazione, infine, abbraccia tutte le opportunità legate all’evoluzione tecnologica, con l’obiettivo di incrementare ulteriormente l’efficienza e la qualità dei servizi, ma soprattutto di far evolvere il modello di gestione operativa.
La sostenibilità si conferma uno degli assi portanti delle strategie di crescita del Gruppo, perfettamente integrata e trasversale a tutti gli ambiti in cui opera, con una crescente attenzione alla creazione di valore per gli stakeholder come testimoniato anche dalla recente introduzione del concetto di “corporate purpose”. Lo stesso margine operativo lordo a “valore condiviso”, rendicontato dal 2016 e riferito alle attività di business che rispondono anche agli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda Onu, è aumentato costantemente negli anni, e si prevede che raggiungerà nel 2025 circa il 55% del totale, pari a 780 milioni, per arrivare al 70% nel 2030, lungo un percorso lineare che genera benefici concreti per i territori e le comunità servite, in parallelo con lo sviluppo dell’azienda. Le best practice del Gruppo Hera nelle dimensioni ESG, d’altronde, sono riconosciute da tempo sia a livello nazionale che internazionale.
In crescita il MOL (margine operativo lordo) della filiera ambiente, che passerà dai 258 milioni del 2020 ai 380 milioni del 2025, con una previsione di investimenti per quasi 1,1 miliardi. Per la promozione dell’economia circolare riveste un ruolo centrale la controllata Aliplast, già tra i principali operatori nel riciclo della plastica, che estenderà il proprio impegno aumentando la capacità degli impianti dedicati al trattamento delle plastiche flessibili (PET e LDPE). Grazie alla partnership con NextChem del Gruppo Maire Tecnimont, inoltre, entrerà nel segmento delle plastiche rigide, con la realizzazione a Modena di un impianto innovativo per la produzione di polimeri riciclati di alta qualità, che favorirà la sostenibilità di alcuni settori, come l’informatica e l’elettronica di consumo, che fino a oggi hanno potuto usare solo plastiche vergini per i loro prodotti. È inoltre in fase di progettazione un nuovo impianto per il riciclo della fibra di carbonio, che potrà quindi essere riutilizzata per la realizzazione di nuovi manufatti, in particolare nel settore automobilistico. In generale, l’obiettivo è arrivare nel 2025 a incrementare del 125% i volumi di plastica riciclata rispetto al 2017.
“Le strategie del Piano industriale al 2025 del Gruppo Hera confermano, consolidandoli, gli orientamenti già assunti, a riprova dell’efficacia delle linee adottate dalla multiutility, e in perfetta coerenza con le policy europee e gli obiettivi dell’Agenda Onu per uno sviluppo sostenibile. Per indirizzare con ancora più efficacia i nostri interventi, da due anni abbiamo voluto misurare la nostra traiettoria rispetto ad ambiziosi obiettivi per il 2030, rafforzando il nostro impegno per la transizione energetica, l’economia circolare e l’evoluzione tecnologica”, ha commentato Stefano Venier (nella foto sopra), amministratore delegato del Gruppo Hera.
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