La forma perfetta

La febbre da mondiali ha contagiato, ancora una volta, il mondo intero. Mentre i tifosi attendevano con ansia il calcio d'inizio della Coppa del Mondo il 12 giugno, il pallone ufficiale, il "Brazuca", aveva già debuttato alcuni mesi fa, con tutto il know-how e le competenze acquisite nell'ambito di una partnership ultratrentennale tra adidas, che lo ha prodotto, e Bayer MaterialScience, che ha fornito i materiali. Le due aziende, infatti, collaborano allo sviluppo dei palloni da calcio dal 1986. Fin dall'inizio, i poliuretani di Bayer hanno svolto un ruolo fondamentale, dal momento che sono proprio questi materiali a conferire una forma perfetta e proprietà eccezionali ai palloni high-tech.
Sul campo, i passaggi di precisione e i tiri in porta offrono una dimostrazione delle straordinarie qualità del "Brazuca". Tali prestazioni sono state testate non solo in presenza di tempo soleggiato, bensì anche nelle condizioni meteorologiche più avverse. Più di 600 giocatori professionisti e 30 squadre di dieci paesi diversi hanno valutato il "Brazuca" in tutte le condizioni meteo possibili. Alcune star del calcio del calibro di Messi, Schweinsteiger e Zidane avevano già avuto a suo tempo la possibilità di provarlo. Il pallone, inoltre, è stato utilizzato durante alcune partite amichevoli disputate dalla nazionale tedesca. "Tra tutti i palloni che adidas ha lanciato sul mercato, questo è sicuramente il più testato", afferma Oliver Brüggen, responsabile pubbliche relazioni di adidas. I risultati delle prove condotte in laboratorio parlano chiaro: il "Brazuca" soddisfa, o addirittura supera, tutti gli standard stabiliti dalla Fifa.
Ed è tutto merito della struttura del pallone. All'interno, infatti, è composto da una camera d'aria in lattice, ricoperta da un tessuto che funge da substrato per gli strati esterni. "In realtà, il Brazuca deve le sue numerose proprietà molto apprezzate al rivestimento esterno", spiega Thomas Michaelis, project manager per lo sviluppo dei palloni presso Bayer MaterialScience. "Comprende, a sua volta, ben cinque strati realizzati con le resine poliuretaniche della linea Impranil", che contribuiscono a conservare a lungo la forma e l'aspetto del pallone.
Lo strato più interno del rivestimento funge da adesivo e collega il substrato in tessuto agli strati superiori. A ciò è sovrapposto uno strato di poliuretano espanso, dallo spessore di circa un millimetro, composto da milioni di microsfere riempite con il gas. Grazie a questa schiuma altamente elastica, il pallone riacquista istantaneamente la forma sferica originale dopo la deformazione causata dalla battuta, garantendo così una traiettoria ottimale.
Il rivestimento esterno include tre strati compatti di poliuretano caratterizzati da uno spessore diverso, conferendo al pallone una straordinaria resistenza agli agenti esterni e all'abrasione, nonché un'elevata elasticità e la capacità di conservare il suo aspetto esclusivo. Generalmente, la superficie dei palloni da calcio tradizionali è costituita da 12, 16 o persino 32 pannelli, mentre il "Brazuca" consta di soli sei pannelli assolutamente identici. La perfetta simmetria non rappresenta solo un eccezionale risultato geometrico, bensì offre vantaggi significativi: infatti, l'impiego di un numero elevato di pannelli significa avere più punti di giunzione che assorbono l'umidità. Pertanto, un numero minore di componenti consente di ottenere un pallone più durevole e resistente agli agenti atmosferici. I pannelli vengono uniti tra loro mediante una tecnologia brevettata di termofissaggio. I produttori sono riusciti a ottenere ottimi risultati in determinate condizioni di pressione e temperatura grazie a un adesivo speciale attivato dal calore e basato sulle materie prime Dispercoll U di Bayer.
Il nome "Brazuca" è un'espressione brasiliana che indica la gioia di vivere tipica di questo popolo, a cui si ispira il design colorato del pallone. Persino la scelta del nome è frutto dell'immensa passione per il calcio che caratterizza l'intero paese: infatti, più di un milione di fan brasiliani ha partecipato al sondaggio che ha decretato il nome vincente con oltre il 70% dei voti. È la prima volta nella storia dei mondiali che accade un fatto simile, poiché nelle edizioni precedenti il nome del pallone ufficiale era stato scelto dalla Fifa stessa. Come detto, mentre i fan attendevano con ansia l'inizio di questo evento sportivo planetario, il "Brazuca" targato adidas aveva già esordito da protagonista sul palcoscenico internazionale, e quando i riflettori si spegneranno su questa edizione, la ventesima, della Coppa del Mondo, il produttore sarà già impegnato allo sviluppo del pallone ufficiale dei prossimi mondiali, in programma in Russia nel 2018. Il contratto con la Fifa, infatti, è stato prolungato fino al 2030 e Bayer MaterialScience, partner di lunga data di adidas, sarà lieta di offrire il proprio bagaglio di competenze nello sviluppo dei palloni e i prodotti ad alte prestazioni fino a tale data.