La Coppa del Nonno diventa bio
La tazzina in plastica marrone della Coppa del Nonno, iconico marchio di Nestlé, diventerà “bio” e verrà prodotta da MPG Manifattura Plastica di Gallarate (Varese). La multinazionale Froneri, joint venture tra Nestlé ed R&R Ice Cream, ha affidato una commessa di 100 milioni di pezzi in quattro anni all’azienda gallaratese, prima azienda in Italia a essere certificata ISCC Plus (International Sustainability & Carbon Certification) per la produzione di imballaggi alimentari in plastica rigida completamente riciclabile.
Nella fattispecie, verrà utilizzato un polipropilene di Total ottenuto da biomassa, che, insieme alla crescente attenzione di Nestlé per la sostenibilità ambientale e le capacità industriali acquisite da una PMI come MPG nella lavorazione di nuovi materiali a minore impatto ambientale, costituisce le tre colonne portanti di questo sviluppo che apre una nuova strada verso prodotti più ecologici nel settore dell’imballaggio alimentare.
“Si tratta di una innovazione importante, non solo per la nostra azienda, ma anche per tutti i clienti finali a cui viene proposto un prodotto di consumo responsabile; concretamente, immettiamo sul mercato un prodotto dal ridotto impatto ambientale che si traduce in un risparmio fino a 2,5 kg di CO2 per ogni kg di polimero prodotto, rispetto all’utilizzo di polimeri fossili”, ha spiegato Giampiero Perego, presidente di MPG.
La sostenibilità per un’azienda della filiera dell’imballaggio in plastica come MPG non è più un’opzione, ma nemmeno un’operazione di puro marketing. È questione di responsabilità sociale e di affermazione su un mercato in profonda trasformazione. “Per noi vuol dire diventare ancora più visibili e importanti per il territorio e per tutto il settore. MPG rappresenta un anello di congiunzione, uno snodo fondamentale nella creazione di un mercato più sostenibile. Da una parte, dimostriamo di essere partner credibile del fornitore, in questo caso della multinazionale francese Total, che ha sviluppato una nuova materia prima più ecologica; dall’altra, mostriamo alle multinazionali dell’alimentare la nostra capacità di saper assecondare con prodotti innovativi e di qualità la loro crescente attenzione per la sensibilità ecologica del consumatore finale. Noi siamo il collante di questa filiera. Usiamo un materiale di cui possiamo sfruttare al massimo le potenzialità e lo facciamo con lo sguardo volto al perfezionamento dell'economia circolare e alla realizzazione degli obiettivi climatici. Solamente andando oltre il concetto standardizzato di “estrarre, produrre, utilizzare e gettare” dell’economia lineare, saremo capaci di sostenere l’ambiente e utilizzare le risorse a lungo termine. In questo senso, esiste una nuova plastica sostenibile”, ha aggiunto Perego.
Oggi, i prodotti a base biologica rappresentano una percentuale limitata dei volumi di MPG, che per i prossimi anni si pone, però, l’obiettivo di raggiungere una produzione sostenibile al 100%, passando totalmente dall’impiego di polipropilene fossile a quello biologico. La produzione dell’azienda è concentrata per la maggior parte sugli imballaggi per l’industria alimentare; oltre a Froneri, altre importanti realtà del settore alimentare nazionale e internazionale, quali Igor Gorgonzola, Unilever e Valsoia per i gelati e Kraft-Heinz per gli alimenti per l’infanzia, si avvalgono degli imballaggi di MPG per il confezionamento dei loro prodotti.