In Italia, 2021 da record per l’EPS

Il 2021 è stato un anno da record per la filiera italiana dell’EPS, che ha registrato un consumo pari a 170500 tonnellate, superando persino le 147 mila tonnellate del 2010. È quanto emerso dai dati rilevati da Plastic Consult per conto di Aipe, secondo cui i consumi di EPS vergine nel 2021 hanno registrato un incremento del 47% rispetto alle 116 mila tonnellate del 2020. Si tratta di un ottimo risultato per l’intero settore dell’EPS, nonostante le criticità legate al periodo pandemico.

In particolare, il settore dell’edilizia e dell’isolamento, grazie all’evoluzione generata dai benefici derivanti dal Superbonus 110%, ha registrato percentuali di crescita mai riscontrate in passato, con un totale di 109900 tonnellate impiegate rispetto alle 62500 l 2020. Sorprende anche l’incremento del settore imballaggio, che ha beneficiato degli incentivi dedicati agli arredi e agli elettrodomestici, che hanno portato a una crescita dell’EPS nella produzione di imballaggi, registrando l’impiego di 56500 tonnellate rispetto alle 49900 tonnellate del 2020. Anche i volumi dell’EPS impiegati in altre applicazioni 

- pari a 4100 tonnellate nel 2021, rispetto alle 3600 dell’anno precedente - sono cresciuti, seppure lievemente. La fotografia del mercato testimonia come l’edilizia sia il più importante settore d’impiego del polistirene espanso, oltre ad aver realizzato la miglior prestazione del 2021 supportata dalla comprovata espansione dell’applicazione del cappotto trainata dal superbonus.

In generale l’andamento dell’EPS trova conferma anche nel primo semestre del 2022 e fa presagire una nuova annata di crescita, sebbene molto dipenderà dall’eventuale nuovo scenario delle agevolazioni fiscali per gli interventi di efficientamento energetico e isolamento termico e dagli impatti a lungo termine del conflitto tra Russia e Ucraina sull’economia del Paese.