Trasformazione belga in chiaroscuro

Sono stati resi noti dall'associazione belga Federplast i principali indicatori sull'andamento della locale industria trasformatrice di materie plastiche e gomma, relativi al 2012 e alle previsioni per il 2013. Anzitutto va rilevato che il Belgio registra oggi il più alto consumo procapite - 200 kg - di materie plastiche al mondo, contro i 144 della Germania e i 117 dell'Italia, che lo seguono nella classifica.
Il volume produttivo, realizzato da poco più di 300 aziende, con un totale di 34 mila addetti, è calato del 2,6% rispetto al 2011, soprattutto a causa della debolezza del mercato interno, mentre l'export ha registrato un pur modesto +0,4%. Il fatturato ha raggiunto un valore di 14 miliardi di euro.
Quanto alle attese per il 2013, gli imprenditori del settore sono divisi in tre gruppi più o meno equivalenti. Il 37% paventa un ulteriore peggioramento del clima economico mentre stabilità e ripresa sono attese rispettivamente dal 31%. L'impulso maggiore è peraltro previsto dai nuovi mercati, rispetto a quelli già esplorati.
L'export italiano verso il Belgio di macchine per materie plastiche e gomma nel 2012 si è attestato sotto i 23 milioni di euro, in calo del 29% sul 2011 e con un declino medio di 13 punti percentuali a livello dell'ultimo triennio.