Ripartenza col fiatone per i costruttori italiani
L'elaborazione di Assocomaplast (l'associazione dei costruttori italiani di macchine e stampi per materie plastiche e gomma) dei dati ISTAT provvisori relativi al commercio estero settoriale italiano del 2009 e di quelli di fatturato ed export per l'intero anno delle imprese aderenti all'associazione e, a confronto con il 2008, rileva una decisa contrazione di tali indicatori. Infatti, il valore della produzione del comparto si sarebbe fermato lo scorso anno a 3.200 milioni di euro, contro i 4.200 del 2008, l'export attestato sui 1.800 milioni (circa 2.450 nel 2008) e l'import intorno ai 450 milioni (quasi 590 l'anno precedente). Da ciò deriva un valore del mercato interno (produzione più import-export) in caduta fino a 1.850 milioni e un saldo della bilancia commerciale assottigliatosi a 1.350 milioni di euro, contro oltre 1.860 del 2008. La flessione dell'export risulta evidente anche dall'analisi della ripartizione per aree geo-economiche di destinazione, rilevando un rallentamento più o meno marcato per quasi tutti i quadranti rispetto al 2008: si va dal -37% dell'Europa (un po' meglio l'Unione, con il -26%) al -28% del NAFTA, al -26% del sud America (ma in quest'area si registra anche il +126% del Centroamerica, che però rappresenta una percentuale sul totale molto limitata), al -19% dell'estremo oriente ma anche il -40% del vicino-medio oriente. Ciò è evidente anche per i primi dieci paesi di destinazione delle vendite italiane, che rappresentano oltre il 55% del totale. In quest'ambito, eccezioni sono rappresentate dalla Turchia - verso cui le esportazioni italiane di macchine per materie plastiche e gomma hanno registrato nell'ultimo decennio un trend tendenzialmente in ascesa, in funzione del costante e notevole sviluppo dell'industria trasformatrice locale, e con un calo meno marcato di altri (7,8%) nel 2009 sul 2008 - e dal Benelux, in discesa di meno di un punto. Un moderato ottimismo emerge dalla più recente rilevazione congiunturale effettuata da Assocomaplast tra i propri associati: infatti, la grande maggioranza (81%) del campione dichiara di avere elementi che fanno credere in un incremento di fatturato nel primo semestre del 2010, a confronto con il secondo del 2009, anche grazie a un aumento nella raccolta degli ordini registrato da quasi la metà degli intervistati nello scorso mese di gennaio rispetto al novembre-dicembre 2009. Tale miglioramento riguarda in particolare i paesi dell'Unione Europea, del Sud America e dell'Asia esclusa però la Cina, verso cui la ripresa delle vendite sembra relativamente più debole. Quanto alla forza lavoro, circa un terzo del campione prevede di dover far ancora ricorso alla cassa integrazione durante il primo semestre dell'anno in corso; da sottolineare, però, che in occasione della precedente indagine, a novembre 2009, era il 54% degli intervistati a utilizzare in quel periodo tale strumento.