Presentato il Piano Nazionale Industria 4.0: sarà legge
Rilanciare gli investimenti e le imprese italiane: è quanto si prefigge il Piano Nazionale Industria 4.0, presentato dal ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda il 21 settembre a Milano. A questo scopo sarà inserito nella prossima legge di bilancio che avrà un orizzonte di medio e lungo termine e verrà coordinato da una cabina di regia affidata inizialmente a Governo e imprese e successivamente anche alle Regioni. Alla presentazione hanno partecipato partecipato anche i ministri dell’Economia Pier Carlo Padoan, del Lavoro Giuliano Poletti, dell'Istruzione Stefania Giannini, dell'Ambiente Gianluca Galletti e dell'Agricoltura Maurizio Martina, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e l'amministrazione delegato di Cassa Depositi e Prestiti Fabio Gallia. Nel pomeriggio è intervenuto anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Il piano, dunque, sarà operativo dal 2017 e lo resterà fino al 2020. Investimenti privati pari a 10 miliardi di euro in più (ossia da 80 a 90 miliardi) verranno mobilitati già il prossimo anno e 11,3 miliardi di euro saranno destinati a ricerca e innovazione nell’arco dei tre anni. Tra le misure previste rientrano anche tempi più lunghi per il super ammortamento (che sarà un iper ammortamento per gli investimenti connessi a industria 4.0) e una differente modulazione del credito di imposta per ricerca e innovazione, che sarà incrementale, portando l'aliquota della spesa interna fino al 50%, con un credito massimo da 5 a 20 milioni di euro. Confermati anche gli incentivi agli acquisiti di beni strumentali.
Per quanto riguarda le infrastrutture necessarie all’industria 4.0 nel nostro Paese, l’obiettivo per il 2020 è quello di coprire il 100% del territorio nazionale con la banda larga (e di arrivare a quella ultralarga in almeno il 50% delle aziende). Per creare le competenze necessarie, consistenti finanziamenti saranno indirizzati anche verso la formazione e la creazione di centri di competenza in tutta la penisola.