Plastic Tax... anche sulle bioplastiche? E sui prodotti riciclati???

Stiamo vivendo tempi un po’ confusi, in cui sembra che problemi pur fondamentali per l’impatto sul nostro presente e sul nostro futuro vengano trattati da punti di vista parziali, secondo convenienza, o con lo scopo neanche troppo celato di fare cassa.

 

Dovremmo forse focalizzarci su 3 paroline magiche, più concrete di tante filosofie plastic-free, e cioè REDUCE-REUSE-RECYCLE. Vediamole nel dettaglio, con qualche azione concreta.

 

REDUCE: come industria impegniamoci a progettare all’origine prodotti monomateriale e, come consumatori, scegliamo prodotti davvero riciclabili, con “meno” imballaggio, o sfusi ove possibile;

 

REUSE: come consumatori facciamo acquisti con un sacchetto riutilizzabile più volte, anche per frutta e verdura. In Belgio la catena Colruyt ha deciso, dopo sperimentazione, di perseguire questa strada, con sacchetti riutilizzabili in poliestere (con un LCA a basso impatto ambientale) che in prospettiva porteranno all’eliminazione di 150 mila sacchetti all’anno. In Italia solo NaturaSì ha sfidato il decreto ministeriale che impone il biodegradabile, ma la situazione permane confusa. Doniamo i beni durevoli che non utilizziamo più a chi potrà farne un buon ri-uso.

 

RECYCLE: come consumatori proviamo ad applicare al meglio il concetto di differenziazione del rifiuto ogni giorno. E come industria?

 

In questo campo, PlasticFinder (www.plasticfinder.it) ha deciso di offrire una concreta opportunità di “platform economy for circularity” dedicata agli operatori del settore: ha creato un flusso operativo conforme ai dettami della norma UNI 10667 (materie plastiche prime secondarie e sottoprodotti di materie plastiche) e in data 30/10/2019 ha ottenuto da CSI Cert (gruppo IMQ) la certificazione per Distribuzione di materie prime secondarie di materia plastica, Distribuzione di sottoprodotti di materie plastiche, Distribuzione di materie plastiche da sottoprodotto.

 

PlasticFinder diventa così il primo "sistema di distribuzione” certificato in base alle normative vigenti: gli operatori della filiera (produttori, riciclatori, distributori) hanno da oggi un alleato in più che offre una procedura gratuita, semplice e trasparente per mettere in vendita o acquistare queste tipologie di prodotto, che meritano di trovare una nuova vita nella trasformazione in prodotto finito.

 

In questo modo, si RICICLA una “risorsa plastica”, consentendone il corretto RIUSO in un processo produttivo ed in ultima analisi contribuendo alla RIDUZIONE della necessità di materia prima vergine.

 

Fatti, non parole, grazie a PlasticFinder, il primo e unico “motore di scambio di risorse plastiche”.

 

Per informazioni sull’utilizzo di PlasticFinder scrivere a [email protected] oppure telefonare allo (+39) 02 21118692