L’export tedesco cambia di segno

I dati recentemente diffusi dall'ufficio di statistica tedesco evidenziano - relativamente al commercio estero di macchine per materie plastiche e gomma nel primo semestre del 2010 - una modesta crescita delle esportazioni, aumentate del 2,5% rispetto al gennaio-giugno 2009, e un andamento diametralmente opposto all'import (-2%).
Quanto alle vendite all'estero, però, si rilevano ancora forti contraddizioni tra le principali tipologie di macchinari, in particolare: le macchine a iniezione (che rappresentano il 15% sul totale) mostrano una robusta crescita (+38%) mentre gli estrusori (9% sul totale) registrano ancora un sensibile calo (-33%); le stampatrici flessografiche e le macchine per soffiaggio (rispettivamente con una quota del 6% circa sul totale) segnano entrambe un +29% mentre per gli stampi (che incidono per il 18%) si evidenzia una sostanziale stagnazione (meno del 2% di crescita).
I primi mercati di destinazione delle macchine a iniezione Made in Germany sono, nell'ordine, Stati Uniti (25 milioni di euro circa il valore delle vendite), Cina (circa 20), Polonia (quasi 19).
Sul versante dell'import, a prescindere dalle voci doganali più generiche, risultano in deciso aumento (+71%) solo gli acquisti di stampatrici flessografiche (fornite per il 54% dalla Svizzera) mentre ancora in calo risultano macchine a iniezione, estrusori (il 38% è di provenienza italiana) e stampi.