Gefran approva i risultati consolidati al 30 giugno 2021

Il consiglio di amministrazione di Gefran riunitosi il 5 agosto sotto la presidenza di Maria Chiara Franceschetti (foto a sinistra) ha approvato i risultati al 30 giugno 2021. I ricavi dei primi sei mesi del 2021 ammontano a 79,6 milioni di euro e si confrontano con ricavi pari a 62,7 milioni di euro del primo semestre 2020, registrando un incremento di 16,8 milioni di euro (+26,8%). L’aumento dei ricavi ha riguardato tutti i settori di business: sensori (+36,2%), grazie in particolare alla forte ripresa dei mercati asiatici; componenti per l’automazione (+26%), per la maggior parte concentrato in Italia; azionamenti (+18,6%), alimentato dalle vendite dei prodotti della gamma lift e dei prodotti customizzati.

Tutte le aree di business hanno recuperato la flessione causata nel 2020 dagli effetti della pandemia di Covid-19: i sensori hanno registrato una prestazione migliore del 23,5% rispetto al primo semestre 2019 mentre i componenti e gli azionamenti sono in aumento rispettivamente del 4,2% e del 2,8% nei confronti dello stesso periodo 2019. La suddivisione dei ricavi per area geografica vede una crescita a doppia cifra percentuale in tutte le aree servite dal gruppo, in particolare in Asia (+42,2%) e in Italia (28,8%). In crescita anche i ricavi in Europa (+12,9% complessivamente) e nel continente americano (+24,4%), questi ultimi in parte impattati negativamente dall’andamento del dollaro e del real brasiliano.

Il valore aggiunto al 30 giugno 2021 ammonta a 51,8 milioni di euro, in aumento di 10,8 milioni di euro grazie alla crescita dei ricavi rispetto al valore del pari periodo 2020. Il margine operativo lordo (Ebitda) al 30 giugno 2021 è positivo per 14,3 milioni di euro (pari al 18% dei ricavi) e registra una variazione positiva di 7 milioni di euro (+95,4%) rispetto al 30 giugno 2020 (quando ammontava a 7,3 milioni di euro), riportandosi oltre ai livelli del 2019, quando ammontava a 10,7 milioni di euro. Il risultato operativo (Ebit) al 30 giugno 2021 è positivo e pari a 10,3 milioni di euro (12,9% dei ricavi) e si confronta con un Ebit pari a 3,3 milioni di euro dello stesso periodo 2020 (5,3% dei ricavi) con un aumento di 7 milioni di euro (+209,8%). Il risultato netto del gruppo del primo semestre 2021 è positivo per 8,1 milioni di euro, in aumento di 6,9 milioni di euro rispetto al dato del primo semestre 2020, e di 4 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2019. Come per il risultato operativo, la variazione è legata all’incremento delle vendite rilevato nel periodo.

Il capitale d’esercizio al 30 giugno 2021 risulta pari a 23,3 milioni di euro e si confronta con 24 milioni di euro al 31 dicembre 2020 con un decremento complessivo di 700 mila euro. La variazione del capitale d’esercizio è da ricondurre all’incremento dei debiti commerciali (+9,5 milioni di euro rispetto alla fine del 2020), connessi ai maggiori acquisti registrati nel periodo necessari per far fronte alla crescita dei volumi di vendita, e al saldo delle altre attività e passività nette (complessivamente negative e in aumento di 2,5 milioni di euro), non completamente compensati dall’incremento di rimanenze e crediti commerciali (rispettivamente pari a 4,6 milioni di euro e 6,7 milioni di euro). Il patrimonio netto al 30 giugno 2021 ammonta a 83,4 milioni di euro e si confronta con 78,2 milioni di euro al 31 dicembre 2020, in aumento di 5,2 milioni di euro. La variazione attiene principalmente alla rilevazione del risultato positivo del periodo, parzialmente assorbito dalla distribuzione di dividendi sul risultato 2020, avvenuta a maggio 2021. Gli investimenti realizzati nel corso del primo semestre 2021 ammontano a 2,8 milioni di euro, allineati al pari periodo 2020, e si riferiscono per la maggior parte a investimenti realizzati nei reparti produttivi, nelle attività di ricerca e sviluppo e nei fabbricati che ospitano gli stabilimenti del gruppo.

La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2021 è positiva e pari a 1,7 milioni di euro, in miglioramento di 5,4 milioni di euro rispetto alla fine del 2020, quando risultava complessivamente negativa per 3,7 milioni di euro. La variazione della posizione finanziaria netta è originata essenzialmente dai flussi di cassa positivi generati dalla gestione tipica (13,6 milioni di euro), assorbiti da esborsi per gli investimenti tecnici effettuati nel corso del primo trimestre dell’esercizio (2,8 milioni di euro), dal pagamento di dividendi (3,7 milioni di euro) oltre che d’interessi, imposte e canoni di noleggio (1,5 milioni di euro).

“Sono molto soddisfatto dei risultati che abbiamo conseguito nella prima metà di quest’anno. Il mercato ha premiato la capacità di Gefran di garantire un elevato livello di servizio in un contesto globale molto complesso, in cui la mancanza di certezze nella catena di fornitura sta diventando sempre più critica e problematica. Nell’attuale scenario di mercato si sono dimostrati decisivi i fondamentali del gruppo: integrazione verticale di processo; ampiezza di competenze professionali; capacità di offrire soluzioni tecnologicamente evolute; orientamento alla ricerca dell’efficienza con la giusta dose di flessibilità. La proposta di distribuire un dividendo straordinario esprime la volontà di condividere con i nostri azionisti gli ottimi risultati raggiunti. Il perdurare della criticità nella catena di fornitura resta la principale fonte di incertezza, in un contesto che offre i presupposti per tornare nel 2021 alle performance economico-finanziarie precedenti l’emergenza sanitaria, anche superandole”, ha dichiarato Marcello Perini (foto a destra), amministratore delegato di Gefran.