Anche a febbraio continua il calo della produzione industriale

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In base ai dati Istat pubblicati il 10 aprile, a febbraio 2025 l’indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,9% rispetto a gennaio. Nella media del trimestre dicembre 2024-febbraio 2025 il livello della produzione è diminuito dello 0,7% rispetto ai tre mesi precedenti. L’indice destagionalizzato è aumentato su base mensile solo per l’energia (+4%), mentre si osservano flessioni per beni strumentali (-3,3%), beni intermedi (-2%) e beni di consumo (-1,9%).

Al netto degli effetti di calendario, a febbraio 2025 l’indice generale è diminuito in termini tendenziali del 2,7% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 20 contro i 21 di febbraio 2024). Si è registrato una crescita esclusivamente per l’energia (+7,6%), mentre al contrario diminuzioni hanno contraddistinto beni strumentali (-9,8%), beni intermedi (-4,6%) e beni di consumo (-2%).

I soli settori di attività economica che hanno presentato incrementi tendenziali sono la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (+19,4%), l’industria del legno, della carta e stampa (+3,4%) e le industrie alimentari, bevande e tabacco (+1,6%). Nei rimanenti comparti, le flessioni più ampie si rilevano nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-14,1%), nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-12,9%) e nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-12%). Per quanto riguarda la fabbricazione di articoli in gomma e materie prime si è registrato un +2,2% rispetto a gennaio 2025 e un -1,6% in confronto a febbraio 2024, mentre il trimestre dicembre 2024-febbraio 2025 ha marcato un -0,6% sul trimestre precedente settembre-novembre 2024 e il periodo gennaio-febbraio 2025 ha segnato un -1,8% sullo stesso periodo gennaio-febbraio del 2024.

A febbraio la produzione industriale destagionalizzata diminuisce rispetto a gennaio. Il calo è diffuso ai principali raggruppamenti di industrie, con esclusione dell’energia. Risulta negativo anche l’andamento congiunturale complessivo nella media degli ultimi tre mesi. In termini tendenziali, al netto degli effetti di calendario, l’indice complessivo prosegue la lunga fase di flessione. La dinamica tendenziale è negativa per tutti i principali raggruppamenti di industrie, con l’eccezione dell’energia.

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