Entro luglio Basf chiuderà le attività in Russia e Bielorussia
A seguito dell’attacco russo all’Ucraina, Basf dal 3 marzo aveva interrotto l’avvio di qualsiasi nuova attività in Russia e Bielorussia. Adesso, ha deciso di chiudere anche le restanti attività commerciali nei due Paesi entro il prossimo luglio (fatta eccezione per quelle afferenti al settore alimentare, per non aggravare la crisi umanitaria in atto).
Attualmente, per Basf lavorano in Russia e Bielorussia 684 dipendenti, che verranno comunque supportati fino alla fine del 2022. La multinazionale, inoltre, ha prontamente avviato lo sviluppo di un piano affinché la cessazione delle attività nei due Paesi avvenga in maniera ordinata e senza conseguenze. Russia e Bielorussia rappresentano circa l’1% delle vendite totali di Basf.