Echi da Città del Messico

Dal 7 al 10 novembre, a Città del Messico, la venticinquesima edizione della fiera Plastimagen si è svolta all’insegna di un lieve calo degli espositori, passati dai 725 del 2016 ai 713 di quest’anno, e di un incremento della superficie espositiva, che ha superato i 20 mila metri quadri, contro i poco più di 19 mila del 2016.

Per soddisfare le richieste aggiuntive di spazi, l’organizzatore E. J. Krause ha deciso di sfruttare la tensostruttura esistente all’interno dell’ippodromo confinante il quartiere fieristico, dove sono state ospitate le macchine più pesanti, e di aprire un piccolo padiglione in un piano diverso rispetto a quello principale, già interamente occupato. In ogni caso, nonostante si sia tentato di canalizzare i flussi, il padiglione storico è rimasto di gran lunga il più visitato rispetto ai due nuovi spazi allestiti quest’anno.

Le collettive nazionali presenti a Plastimagen 2017 sono state 13, fra cui figurava quella italiana coordinata da Amaplast, cui hanno preso parte 36 aziende su una superficie di 828 metri quadri. A catalogo erano presenti anche altri 28 espositori italiani, presenti con stand autonomi o tramite agente locale.

Lo stampaggio a iniezione è stata la tecnologia più rappresentata in fiera, seguita dall’estrusione, da quelle ausiliarie, dalla saldatura, dall’iniezione-soffiaggio e dall’automazione. La prossima edizione della fiera è programmata dal 2 al 5 aprile 2019.

In occasione di Plastimagen 2017, Amaplast ha organizzato, con il supporto di ICE-Agenzia e la consulenza tecnica di Cesap, un seminario itinerante sulla progettazione e la manutenzione degli stampi a iniezione, che ha fatto tappa a Puebla (presso il centro tecnologico dell’Università Upaep, dove da alcuni anni sono installati macchinari italiani), a Lerma e a Città del Messico.

Nel prossimo trimestre è prevista una collettiva italiana o la partecipazione di Amaplast con uno stand informativo alle seguenti fiere: Plast Eurasia (Istanbul), Saudi Plastics & Petrochem (Riyadh), Interplastica (Mosca) e Plastindia (Gandhinagar).