Cresce la domanda mondiale di rivestimenti barriera
Il valore del mercato globale dei rivestimenti barriera per imballaggi in plastica nel 2016 dovrebbe attestarsi a 1,37 miliardi di dollari e crescere a un tasso annuo del 5,2% fino al 2021, raggiungendo quota 1,76 miliardi di dollari. È quanto emerge da un recente studio di
Smithers Pira.
La domanda di additivi funzionali e rivestimenti barriera è incentivata da alcuni cambiamenti economici, demografici e sociali, tra cui la preferenza di cibi biologici e la necessità di pranzare velocemente fuori casa facendo anche ricorso alle monoporzioni apribili e richiudibili da scaldare nei forni a microonde. L’invecchiamento della popolazione nei paesi industrializzati e l’aumento demografico in quelli cosiddetti emergenti, inoltre, influenzerà la richiesta di farmaci e prodotti per la cura della persona, settore che - al secondo posto, dopo quello alimentare - assorbe la maggiore quantità di imballaggi performanti. A questo proposito, in termini percentuali, lo studio afferma che il 60% del packaging con proprietà barriera è destinato agli alimenti solidi, il 20% a generi non alimentari, il 18,5% alle bevande e solo l’1,5% al cibo per animali.
Tale tendenza è sostenuta anche dai grandi marchi, ormai da tempo sensibili a temi quali la riduzione degli sprechi e l’utilizzo di materiali ecosostenibili, così come le grandi catene della GDO. Gli additivi funzionali e i rivestimenti barriera oggi in commercio proteggono e ottimizzano la vita sullo scaffale dei prodotti, soprattutto di quelli alimentari, riducono il ricorso ai conservanti e garantiscono una migliore presentazione delle confezioni all’occhio del consumatore.