Basf si riorganizza nell'EPS

La produzione di polistirene espanso (EPS) della gamma Styropor sarà reindirizzata da Basf verso mercati strategici e applicazioni che garantiscono maggiore redditività. È quanto annunciato dalla multinazionale, che entro la fine del 2012 fermerà gli impianti di Pasir Gudang, in Malesia, e di Thane, in India, che insieme raggiungono una produttività di 100 mila t/anno.
La società ha definito la decisione inevitabile, a causa dell'elevata sovracapacità nell'area Asia-Pacifico e dei conseguenti margini estremamente ridotti, che hanno reso la produzione antieconomica. La riorganizzazione interessa anche la produzione di Styropor in Sud America, attualmente pari a 83500 t/anno, con lo scorporo delle attività in Argentina e Brasile, mentre in Cile è previsto il disinvestimento in Aislapol, società del gruppo che produce manufatti in EPS.
Contemporaneamente sarà implementata la produzione di EPS della gamma Neopor nei siti in Sud Corea e in Germania. Tale materiale è caratterizzato da una colorazione grigio-argentea e da proprietà isolanti migliorate, ottenute con l'aggiunta di grafite al polimero di base, grazie alle quali sta riscuotendo un buon successo sul mercato.