Progetto #ArteCircolare: dal riciclo nascono sculture

 

Azienda di Salsomaggiore Terme (Parma) specializzata nella lavorazione di materie plastiche selezionate provenienti dalla raccolta differenziata e parte del Gruppo Sirmax, SER ha dato vita al progetto #ArteCircolare con l’obiettivo di creare un ponte tra realtà industriale e scuole del territorio parmense per sensibilizzare le giovani generazioni sulle tematiche della plastica e dell’economia circolare.

#ArteCircolare ha coinvolto circa 40 studenti delle classi terze e quarte del liceo artistico Toschi di Parma, che hanno creato 13 bozzetti artistici basati sul tema della rigenerazione e della rinascita attraverso il riciclo delle materie plastiche, da cui ne sono stati selezionati quattro diventati sculture in terracotta e granuli o scaglie di plastica riciclata. Il 13 maggio presso l’Auditorium del liceo Toschi, le quattro sculture vincitrici sono state premiate da una commissione composta dai professori Roberto Pettenati, Fausto Beretti, Alberto Restelli e Danilo Cassano, da Michela Manganelli, coordinatrice delle risorse umane di SER, e da Leonardo Forner, marketing e promotion manager di Sirmax Group. Il premio assegnato ammonta a 2500 euro, di cui 1500 sono destinati all’acquisto di materiale didattico mentre gli altri 1000 sono stati suddivisi tra le quattro opere vincitrici. Le quattro sculture del progetto #ArteCircolare sono state anche esposte a Greenplast, svoltasi a Fiera Milano dal 3 al 6 maggio. Dopo la premiazione, le opere sono invece destinate all’installazione nella sede di SER a Salsomaggiore Terme, in un percorso espositivo negli spazi aziendali.

"Anzitutto siamo orgogliosi che un'azienda importante come SER di Salsomaggiore e un gruppo di grandi dimensioni come Sirmax abbiano pensato di rivolgersi alle ragazze e ai ragazzi del Toschi per dare corpo al loro progetto”, ha dichiarato Roberto Pettenati, preside del liceo artistico parmense. “Li ringrazio della fiducia che hanno riposto in noi. Il nostro compito era tradurre in immagini e simboli i pensieri, i timori, le speranze che le persone vivono davanti al problema della plastica: le opere devono far sorgere la critica, la sorpresa, l'ammirazione oppure il fastidio, ma non devono lasciare indifferenti. Insomma, abbiamo sperimentato l'arte come provocazione sociale: suscitare emozioni per costringere il pubblico a riflettere. Ringrazio le classi III B e IV A dell'indirizzo Arti Figurative che hanno accolto prontamente l'invito di SER e Sirmax e i professori Beretti, Toniato e Zacconi che con il loro impegno hanno reso possibile il lavoro".

“L’idea del progetto #ArteCircolare è nata per sensibilizzare i giovani sui temi della rigenerazione e del riciclo dei materiali plastici di scarto” ha aggiunto Michela Manganelli. “Da sempre il gruppo Sirmax promuove azioni sul territorio per far conoscere ciò che produce e come lo produce; oggi più che mai crediamo che sia doveroso coinvolgere il territorio sui temi dell’economia circolare e della nobilitazione della plastica che, in tempi di scarsità di materie prime, può e deve essere riutilizzata e trasformata in qualcosa che duri nel tempo, per un riequilibrio più sostenibile e intelligente dell’ambiente in cui viviamo”.

Le opere

Fenice

Rebecca Carabet (III B) ha rappresentato con la terracotta una Fenice, l’animale mitologico che rinasce dalle proprie ceneri. L’uccello sta per spiegare le ali e spiccare il volo, rinascere. Alla base, Rebecca ha incollato perline di plastica di diversi colori per dare l’idea della rigenerazione. In questa scultura ha voluto esprimere la capacità di fronteggiare le avversità che la plastica ha creato in questi anni, con la consapevolezza che si possa rigenerarla e trasformarla esattamente come fa la Fenice.

La grazia della rinascita

La scultura di Annamaria Parshyina (III B) raffigura una ragazza in piedi con un vestito lungo, che tiene in mano un fiore rosso in plastica. Alla base dell’abito sono sistemati granuli di plastica rossa per dare l’impressione che la figura stia nascendo da essi. Con quest’opera Annamaria ha voluto rappresentare la trasformazione dell’elemento di scarto che può essere rigenerato in maniera elegante e leggera.

Blooming plastic

Maddalena Aliani, Leonardo Bolzoni, Asia Brandiani, Debora Comani e Giulia Roncani (IV A) hanno realizzato una scultura in terracotta dipinta, metallo e granuli in plastica riciclata che raffigura una pianta, simbolo di rinascita. L'albero nasce da un cumulo di rifiuti plastici che sono la materia prima di SER-Sirmax. Il tronco è realizzato in terracotta dipinta di nero e colla vinilica per ricreare l'effetto della plastica fusa, mentre le foglie e i fiori sono composti da scaglie e granuli di plastica riciclata. Con questo lavoro i ragazzi hanno voluto esprimere l'importanza di vedere un’opportunità anche dove gli altri vedono solo dei rifiuti.

Hope

Sabrina Miron (III B, Arti Figurative) ha rappresentato una figura umana, che, attraverso un flusso continuo che passa per il cuore, trasforma il materiale di scarto, dando una nuova possibilità a ciò che sembrava non averne. Con questa scultura, realizzata interamente in terracotta, Sabrina ha voluto dire che attraverso l’intelligenza e la compassione l’uomo può trasformare un materiale di scarto in un oggetto che può ancora svolgere una funzione utile a tutti.

Da sinistra a destra: Fenice; La grazia della rinascita; Blooming plastic; Hope