Nuove restrizioni dalla AGCM
Su segnalazione di Assobioplastiche, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha invitato 17 marchi della GDO a rimuovere gli slogan di biodegradabilità dagli shopper in materiale plastico additivato, e in generale a monitorare la correttezza dei claim riportati sui propri shopper. Tali brand, in risposta all’invito dell’AGCM, hanno comunicato di aver smaltito gli shopper in materiale plastico additivato, di averli sostituiti con gli shopper biodegradabili e compostabili e di aver disposto misure rigorose di monitoraggio per impedire l’utilizzo del vanto “biodegradabile” sugli shopper additivati. Questo è quanto emerso da un comunicato stampa diffuso da Assobioplastiche il 17 marzo, comparso sul sito dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. L’AGCM conferma, dunque, ancora una volta quanto già chiarito dalla magistratura, ossia che la “biodegradabilità (…) è caratteristica non spendibile ai sensi delle norme di settore in relazione a shopper realizzati in un materiale siffatto”, bensì riservata ai soli shopper compostabili conformi alla UNI EN 13432:2002, e che “l’uso improprio del vanto “biodegradabile” (…) è suscettibile di indurre nei consumatori un effetto confusorio su caratteristiche essenziali, portata ecologica, modalità di recupero/impiego degli shopper in questione, nonché sulle scelte ambientali dei professionisti i cui marchi erano indicati su tali sacchetti”. Il presidente di Assobioplastiche Marco Versari ha dichiarato: “Assobioplastiche plaude all’intervento dell’AGCM ed è lieta di aver contribuito con la propria segnalazione al raggiungimento di un simile risultato che auspica sia d’esempio a tutti gli operatori commerciali sul territorio italiano”.