Un prodotto ormai diffusissimo e standard (esiste da almeno un quarto di secolo nella sua versione al 100% in plastica vergine) inizia una nuova storia di riconversione verso l’economia circolare grazie a Crocco, azienda vicentina che ha sviluppato il primo imballo “stretch hood” made in Italy con l’impiego del 30% di materiale riciclato post consumo.
“Grazie ai nostri laboratori di ricerca e sviluppo siamo riusciti a creare un tubolare elastico per incappucciamento a freddo di bancali con il 30% di materiale riciclato, in grado di mantenere le prestazioni di quello con il 100% di materiale plastico vergine. Inoltre, non stiamo parlando di rigenerato industriale, ma di post consumo; quindi, del materiale che più di tutti rappresenta uno dei passaggi fondamentali dell’economia circolare”, ha spiegato Gianmaria Perin (nella foto), product manager di Crocco.
Il materiale plastico post consumo, come evidenzia il nome stesso, ha già svolto il compito per cui è stato creato: è stato, infatti, “consumato” e, dopo il percorso di riciclo tipico degli imballaggi in plastica, grazie a Crocco ritorna in produzione per essere quindi utilizzato una seconda volta.
“Questa soluzione, per cui siamo certificati “Plastica Seconda Vita” a garanzia del cliente, va nella direzione della vera sostenibilità (si stima un 30% in meno di emissioni di CO2 equivalente). Alcuni clienti, soprattutto del settore ceramico, dove si sono concentrati i primi test due anni fa, hanno già fatto il passaggio a questa nuova versione con il materiale post consumo. La sostituzione, dal punto di vista del processo, è indolore: non c’è da modificare in alcun modo l’assetto delle macchine, e il funzionamento è completamente paragonabile allo stretch hood vergine”, ha aggiunto Ludovico Tomasi, del reparto di ricerca e sviluppo.
Crocco è inoltre nelle ultime fasi di sviluppo anche della versione con il 50% di materiale rigenerato post consumo, che verrà presentata in anteprima internazionale alla fiera Ipack-Ima, in programma a Milano dal 3 al 6 maggio.
L’imballo rientra, infine, nel più ampio percorso sviluppato da Crocco per tutti i suoi prodotti e denominato “Greenside”, il quale, grazie a un processo che prevede la misurazione dell’impronta carbonica lungo tutto il ciclo di vita e la successiva ridefinizione del design del packaging, permette di rendere l’imballaggio carbon neutral riducendo lo spessore della pellicola, utilizzando materiale di riciclo o a base biologica e compensando le emissioni attraverso i carbon credits che sostengono progetti ambientali a impatto positivo, come previsto dal Protocollo di Kyoto.