Da alcuni giorni, tutti coloro che acquisteranno un pneumatico delle sei aziende socie di Ecopneus (Bridgestone, Continental, Goodyear-Dunlop, Marangoni, Michelin e Pirelli) vedranno indicato in modo chiaro e trasparente in fattura (o sullo scontrino fiscale) il contributo ambientale che copre i costi di gestione e recupero dei pneumatici fuori uso (PFU). Fino ad oggi questo costo era normalmente inserito nel prezzo del servizio di sostituzione del pneumatico ma non c'era l'obbligo di segnalarlo in maniera visibile. Ora, invece, una nuova disposizione normativa (il Decreto Ministeriale 82 dell'11 aprile 2011, in vigore dal 9 giugno scorso) prevede la trasparenza di questo valore, unitamente all'obbligo per i produttori e importatori di pneumatici di organizzare su tutto il territorio nazionale la raccolta, il trattamento e il recupero di questi materiali.