La Francia ha recentemente notificato alla Commissione Europea una proposta di decreto che introdurrebbe nel mercato locale l'obbligo di etichettatura per tutti gli imballaggi e prodotti riciclabili (e, quindi, molti di quelli in plastica) - anche di provenienza estera - con lo scopo di informare il consumatore sia della riciclabilità del materiale nelle sue mani sia delle modalità di raccolta differenziata del rifiuto. La responsabilità dell'applicazione di tale etichettatura e delle informazioni che veicolerebbe sarebbe a carico dei produttori, francesi e non, di imballaggi e beni riciclabili.
Orgalime - la Federazione europea che rappresenta 34 associazioni di categoria che fanno capo alle aziende operanti nei settori dell'elettronica, della meccanica e dell'elettromeccanica - ha espresso forti perplessità sulla proposta francese. Secondo la federazione, infatti, questa lederebbe uno dei principi fondamentali dell'Unione Europea, ossia la libera circolazione delle merci, costringendo gli stati membri ad adeguarsi agli standard francesi. Inoltre, le direttive comunitarie in vigore non prevedono nessun obbligo inerente alla tipologia di etichettatura prevista dalla proposta di decreto francese.