Ne abbiamo già accennato sulla rivista MacPlas, ma ora è ufficiale: i ricercatori della Centurion University of Technology and Management di Odisha, in India, hanno messo a punto una nuova tecnologia per convertire i rifiuti plastici in combustibile liquido, così da dare a questi ultimi una nuova vita.
Nel processo, la plastica viene riscaldata a 450°C su un catalizzatore a base di silicato di alluminio (comunemente noto come caolino). In questo modo viene spezzata la catena polimerica, "liberando" paraffine e olefine da 10-16 atomi di carbonio, che vanno a formare un combustibile liquido, chimicamente molto simile a quelli tradizionali.
Per ora il team si sta concentrando sul polietilene a bassa densità (LDPE), cercando di arrivare a mettere a punto un processo tecnologico utilizzabile commercialmente. Con una quantità minima di caolino è possibile ottenere circa 700 grammi di combustibile liquido per ogni chilogrammo di rifiuti plastici (rendimento del 70%). Il team di ricerca si dice convinto di poter raggiungere risultati ancora migliori in breve tempo e sta cercando di aumentare il rendimento ad almeno l'80%, riducendo i tempi del processo.