Tra i recenti sviluppi del programma di ricerca e sviluppo di Gefit, specializzata nella costruzione di stampi per la lavorazione di termoplastici e di macchine per l'assemblaggio ad alta velocità, figura uno stampo a 32 cavità per la produzione di provette in PET per le analisi del sangue, con estrazione degli articoli mediante robot cartesiano. Nella realizzazione di stampi per il settore medicale è necessario seguire i più elevati standard di precisione e affidabilità, criterio ancora più valido quando gli stampi sono destinati alla produzione di provette di alta qualità, dal momento che i parametri da rispettare sono molti, così come numerosi sono i rischi di incappare in spiacevoli inconvenienti.
In fase di produzione delle provette in PET, infatti, l'obiettivo è quello di realizzare articoli perfetti anche in termini di estetica, senza punti bianchi (chiaro segno di un materiale non perfettamente cristallizzato) e con le corrette proprietà meccaniche. Le tolleranze, in questo caso, sono volutamente molto basse, parametro essenziale per ottenere provette perfettamente dritte. Produrre provette in PET significa avere a che fare con componenti iniettati di lunghezza notevole (in genere 75 o 100 mm) e con uno spessore particolarmente ridotto. In altre parole, quindi, un'iniezione ad alta velocità su un maschio pieno, fisso e con particolari elementi di autocentraggio. Insomma, per rispondere alle sempre crescenti esigenze del mercato di questo prodotto, Gefit ha raggiunto un livello molto elevato di know-how su materiali, trattamenti, dimensioni e qualità dell'acciaio.