Quale contributo può dare l'industria delle materie plastiche all’economia circolare? Sostenibilità e crescita economica possono andare di pari passo? È possibile evitare che i rifiuti plastici finiscano in discarica? Questi sono alcuni degli interrogativi posti dalla XXII edizione di IdentiPlast, la conferenza internazionale sul riciclo e il recupero delle materie plastiche svoltasi a Roma il 29 e 30 aprile, che ha riunito 230 persone in rappresentanza di istituzioni nazionali e internazionali, associazioni operanti nel recupero e nel riciclo delle materie plastiche, produttori di materiali, mondo accademico e ONG.
Il ministro Gian Luca Galletti, nel suo messaggio di benvenuto, ha sottolineato l'importante ruolo rivestito dal riciclo della plastica in un'ottica di economia circolare, in cui tutti devono fare la propria parte per sfruttare pienamente le risorse, riconoscerne il valore ed evitare il conferimento in discarica. Il ministro ha espresso il proprio riconoscimento verso l'iniziativa, realizzata con il patrocinio del suo Ministero.
Daniele Ferrari, presidente di PlasticsEurope Italia e amministratore delegato di Versalis, riallacciandosi alle parole del ministro, ha ricordato quanto il fine vita delle materie plastiche sia importante per uno sviluppo sostenibile dell'industria. “Il nostro primo dovere è quello di avere un dialogo costruttivo con le istituzioni e con i legislatori, così da creare le giuste condizioni per raggiungere obiettivi ambientali e sociali che non compromettano la competitività", ha sottolineato Ferrari. “Dobbiamo continuare a lavorare a supporto della implementazione di un quadro legislativo in materia di rifiuti che valorizzi al meglio il fine vita delle plastiche”, ha aggiunto, ricordano “Zero Plastics to Landfill”, una delle principali iniziative promosse dall'industria delle materie plastiche a partire dal 2011.
“Ritengo necessario sottolineare, soprattutto per le materie plastiche, l'importanza dell'innovazione di processo e di prodotto e quindi degli investimenti in ricerca e sviluppo. Per questo abbiamo deciso, in accordo con il CNR, di finanziare progetti di ricerca legati al riciclo delle plastiche. Nelle fasi nascenti dell'economia circolare è la capacità di innovazione tecnologica che determina la velocità dello sviluppo”, ha commentato Roberto De Santis, presidente di Conai, il Consorzio Nazionale degli imballaggi.
"È il momento di fare qualcosa, di avere dei riferimenti precisi, una legislazione che promuova gli investimenti e crei nuovi posti di lavoro", ha concluso Helmut Maurer, della DG Ambiente della Commissione Europea, mettendo a sua volta in evidenza alcuni aspetti chiave dell'ambizioso pacchetto Circular Economy su cui la Commissione sta lavorando e che sarà pronto in autunno.
IdentiPlast 2015 è stata organizzata da PlasticsEurope, con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente, in collaborazione con Versalis, American Chemistry Council (ACC), Plastic Waste Management Institute, Tokyo (Pwmi), Canadian Plastics Industry Association (Cpia), the European Plastics Recycling and Recovery Organisations (Epro); Consorzio Nazionale per la Raccolta, Il Riciclaggio e il Recupero Imballaggi in Plastica Degli (Corepla) e Consorzio per il Recupero degli Imballaggi (Conai). Fin dal 1997, IdentiPlast nasce dall'idea che la plastica sia troppo preziosa per essere gettata via una volta giunta a fine vita e affronta i principali temi legati alla gestione dei rifiuti in plastica offrendo una panoramica di ciò che accade a riguardo a livello mondiale.