Una linea di lavaggio per rPETcon capacità in uscita di 4 tonnellate all’ora è stata recentemente consegnata e messa in funzione da Sorema presso un riciclatore dell’Europa dell’Est. L’impianto è in grado di trattare le balle di bottiglie in PET post consumo più contaminate, trasformandole in scaglie di rPET di alta qualità. Il nuovo processo combina i vantaggi del prelavaggio delle bottiglie (wet process) con un ambiente pulito e asciutto, dopo il sistema di prelavaggio a umido.
La macchina pulisce la superficie delle bottiglie e rimuove le etichette, comprese quelle retraibili (shrink), separandole completamente dalle bottiglie subito dopo la fase di prelavaggio. Il processo è studiato in modo che l’acqua non entri nelle bottiglie, che, con la tecnologia di prelavaggio tradizionale, era la causa principale del “gocciolamento” dell’acqua stessa. La possibilità di gestire bottiglie pulite, libere da etichette e senza “gocciolamento” dell’acqua migliora l’efficienza di tutto il processo di riciclo, assicurando tutti i vantaggi legati alla selezione e alla macinazione di materiale pulito dopo la fase di prelavaggio.
La qualità delle scaglie di rPET risulta eccellente e il nuovo processo è in grado di ridurre i costi operativi grazie al minor consumo di energia, prodotti chimici e acqua. Anche lo spazio necessario all’installazione dell’impianto è stato considerevolmente ridotto. I vantaggi di questo nuovo concetto impiantistico permetteranno di riconsiderare l’approccio di una fase a secco prima della macinazione ad acqua.
In linea con il recente sviluppo tecnico, l’azienda sottolinea come i fini di rPET delle linee di lavaggio attraggano sempre maggiore interesse. Questa tecnologia permette di recuperare la crescente quantità dei fini generati anche dalla percentuale in aumento dei termoformati nel flusso di materiale contenente le bottiglie. I fini possono essere lavati a caldo o a freddo, essiccati e, se necessario, divisi per colore e/o tipo di polimero.