Si chiama Grapholymer il processo sviluppato da Bandera per formulare materiali compositi e lavorarli con le linee di trasformazione di grandi dimensioni su scala industriale per realizzare prodotti destinati ad applicazioni in svariati settori quali il packaging, l’agricoltura, l’auto, l’edilizia, l’aeronautica ecc. Ssecondo il costruttore di Busto Arsizio, da qualche centinaio di grammi a diversi tonnellate all’ora, i polimeri combinati con il grafene potrebbero essere fusi grazie alla sua tecnologia di estrusione e realizzare una produzione di massa reale.
La ricerca è stata condotta presso The House of Extrusion, il centro di sviluppo tecnologico di Bandera dove sono stati condotti wet test e creati i compositi con grafene o altri materiali in grado di fornire ai prodotti caratteristiche peculiari, migliorandone le proprietà e allargandone il campo applicativo. Inoltre, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, il costruttore ha creato vari compositi e filamenti a base di diversi polimeri destinati alla stampa 3D.
Il processo Grapholymer verrà presentato da Giovanni A. Della Rossa, Innovation & IP manager di Bandera, il 26 settembre a Grapchina, nel corso della sessione “Graphene in High Performance Composite”.