Gli ultimi dati sull’industria mondiale dei robot, con particolare riferimento ai due principali mercati del settore sono stati recentemente diffusi da IFR-International Federation of Robotics.

In Nord America, nei primi nove mesi del 2017 è stato raggiunto un nuovo record storico in termini di ordini: 27300 unità, pari a un valore di 1,47 miliardi di dollari, corrispondenti a un incremento rispettivamente del 14% e del 10% rispetto allo stesso periodo del 2016. Per numero di unità, gli ordini provenienti dal settore automobilistico sono aumentati dell’11%, mentre quelli da altri comparti del 20%. Sul fronte delle consegne, è stata sfiorata la quota di 26000 unità (+18%), per un valore di poco meno di 1,5 miliardi di dollari (+13%). In questo caso, l’industria automobilistica ha registrato un incremento del 12% e gli altri segmenti del 32%.

Il Giappone, invece, nel 2016 ha raggiunto il picco storico di unità prodotte: 153 mila, paria al 52% della domanda mondiale. Sul mercato interno sono stati venduti 39 mila robot, il valore più alto nell’ultimo decennio, con una progressione del 10% rispetto al 2015. Le esportazioni hanno raggiunto le 115 mila unità, per un valore di 309 miliardi di yen (oltre 2,3 miliardi di euro), dato che, anche in questo caso, rappresenta un record per il paese. Nord America, Cina, Corea del Sud ed Europa nell’ordine sono state le principali destinazioni.

Anche in Giappone il più importante settore applicativo è rappresentato dall’industria automobilistica, che assorbe oltre un terzo del totale; tra l’altro, nel 2016 gli acquisti di robot da parte dell’industria automobilistica sono aumentati del 48% rispetto al 2015. Il secondo grande sbocco commerciale (poco meno di un terzo del totale) è costituito dal settore elettrico/elettronico, che, però, nel 2016, ha registrato un calo del 7% della domanda. Per il consuntivo 2017 è atteso un incremento del 10% delle installazioni e per il periodo 2018-2020 è prevista un’ulteriore crescita del 5% all’anno.