Secondo i dati comunicati dall’Istituto Italiano Imballaggio, l’industria degli imballaggi in Italia conferma anche nel 2017 il trend positivo cominciato a partire dal 2014. In base alle prime elaborazioni, il settore del packaging, nel 2017, ha totalizzato un fatturato di oltre 32,4 miliardi di euro, registrando una crescita pari al +2,3%, valore sostanzialmente in linea con l’attività manifatturiera complessiva, il cui fatturato è cresciuto del 2,8% a prezzi costanti.

In termini quantitativi, la produzione di imballaggi vuoti in Italia ha superato le 16 milioni di tonnellate, con un incremento del 3%. Se da una parte le esportazioni hanno trovato nuovo vigore (il fatturato che hanno generato nei primi mesi dell’anno è cresciuto del 4%), dall’altra anche la domanda interna spinge positivamente la produzione italiana. Il crescente sviluppo dei piccoli formati di packaging, soprattutto nel settore alimentare, porta il settore imballaggi a registrare buoni andamenti.

Oltre al settore alimentare, sono tanti i settori che nel 2017 hanno registrato buoni trend di crescita, portando con se un’ottima influenza circa l’utilizzo di imballaggi necessari per confezionare e movimentare i prodotti. Altro fattore che influenza positivamente il settore è la crescita delle vendite online, le quali comportano inevitabilmente un maggior utilizzo di packaging da trasporto e di protezione.

Secondo l’Istituto Italiano Imballaggio, nel 2017 si è registrata una crescita dei prezzi medi di tutte le materie prime utilizzate per produrre imballaggi. Per quanto riguarda la plastica viene evidenziato un andamento differenziato: in crescita PMMA (+30%), PET (+25% circa), PS (+13%) e PVC (+8%); in calo il PE (-9%). In alcuni casi gli aumenti delle quotazioni delle materie prime possono aver determinato un aumento dei prezzi dei prodotti finiti, fenomeno che però non ha coinvolto gli imballaggi in alluminio.