(Foto Lapi)

La maggioranza di Lapi, uno dei principali operatori italiani attivi nella termoformatura computerizzata di beni durevoli e componenti industriali, è stata acquisita da Koinos Uno, fondo di private equity di Koinos Capital SGR, società di investimento indipendente multi-strategy. L’acquisizione si è concretizzata attraverso la vendita delle quote in capo ai soci - Vaifro e Piero Campanini e Lorenzo Baldi - e il contestuale reinvestimento da parte di Dimitri Campanini, figlio di uno dei fondatori e responsabile commerciale di Lapi, che continuerà il suo percorso in azienda.

In linea con il suo approccio “buy & build”, con l’ingresso in Lapi Koinos Capital SGR avvia la creazione di un nuovo polo settoriale di eccellenza in un segmento, quello della termoformatura computerizzata, in crescita e in grande evoluzione. L’operazione ha l’obiettivo di creare una piattaforma con offerta integrata, elevato livello di servizio e forte focus sulla sostenibilità. Il piano di sviluppo alla base del progetto prevede, inoltre, un programma di investimento quinquennale volto ad aumentare la capacità produttiva e la competitività di Lapi, anche a livello internazionale, nonché a favorire l’aggregazione – in Italia e all’estero, con particolare attenzione a Spagna, Francia e Stati Uniti – di ulteriori realtà specializzate su materiali e/o segmenti di mercato ad oggi non ancora coperti dall’azienda. 

Fondata nel 1989 a Barco di Bibbiano (Reggio Emilia), Lapi realizza – nei suoi tre stabilimenti produttivi – componenti con numerose applicazioni in molteplici settori industriali, tra i quali veicoli speciali, agricoltura, movimento terra, logistica, macchinari industriali e medicale. L’azienda, con un team di oltre 80 persone e più di 150 clienti, ha chiuso il 2023 con un Ebitda di circa 3 milioni di euro. Nel periodo 2012-2023, inoltre, l’azienda è cresciuta a un CAGR pari a circa il 6%, a testimonianza della forte resilienza ai diversi cicli economici che si sono susseguiti negli anni. Secondo lee previsioni, il mercato di riferimento – che, oggi, ha un valore stimato di 1,5 miliardi di euro – crescerà annualmente del 4% nel prossimo quinquennio, sostenuto dalla continua evoluzione dei settori di destinazione e dal progressivo aumento del livello di penetrazione della tecnologia rispetto alle altre alternative, come la fibra di vetro o metallo.

Con il suo ingresso, Koinos supporterà Lapi – che, nell’ambito dell’operazione, ha scelto di diventare Società Benefit sin dal momento del closing – anche nello sviluppo del piano ESG, con l’obiettivo di ottenere la certificazione B-Corp nei prossimi anni. A oggi, la società ha già promosso una serie di iniziative ad alto impatto in ambito sostenibilità, dal punto di vista sia ambientale – con l’installazione, ad esempio, di impianti fotovoltaici che hanno ridotto le emissioni di CO2 di 160 tonnellate/anno – sia produttivo e sociale, con diversi progetti a favore dei dipendenti e della comunità locale.

“L’acquisizione di Lapi rappresenta una nuova, importante, tappa nel nostro percorso, perché ci dà l’opportunità di avviare un ulteriore progetto di aggregazione in un settore interessante e in crescita. Questa operazione – la quinta conclusa dal fondo Koinos Uno – è del tutto in linea con il nostro approccio imprenditoriale, orientato a creare e far crescere delle eccellenze in settori industriali frammentati ad alta potenzialità. Inoltre, aggiungiamo oggi anche un importante focus in ambito ESG, in quanto nella fase di due diligence sono già stati applicati i principali criteri di valutazione in linea con i requisiti B-Corp ed è stato intrapreso il percorso per ottenere questa certificazione nel più breve tempo possibile”, ha commentato Marco Morgese (nella foto qui sopra), amministratore delegato di Koinos Capital SGR.