Anche Versalis figura tra i 73 firmatari di circa 20 settori industriali che nei giorni scorsi hanno presentato la “Dichiarazione di Anversa” alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e al primo ministro belga Alexander De Croo per chiedere un accordo industriale europeo che attraverso 10 azioni urgenti ristabilisca la competitività e preservi i posti di lavoro nel Vecchio Continente. La dichiarazione evidenzia l’impegno dell’industria nei confronti dell’Europa e della sua trasformazione e ne delinea le esigenze urgenti in termini di competitiva, resilienza e sostenibilità a fronte di condizioni economiche complesse.
Durante il vertice industriale europeo tenutosi presso la sede di Basf ad Anversa, i dirigenti dei settori industriali di base che rappresentano 7,8 milioni di lavoratori in Europa hanno condiviso con le associazioni di categoria e i rappresentanti delle istituzioni europee le pressanti preoccupazioni riguardanti il panorama industriale europeo. La “Dichiarazione di Anversa”, sostenuta da un’ampia gamma di settori, sottolinea l’importanza di chiarezza, prevedibilità e fiducia nella politica industriale europea.
Per superare le sfide, la dichiarazione individua 10 azioni concrete, tra cui l’integrazione dell’accordo industriale dell’Unione Europea nella più ampia agenda strategica europea, lo snellimento della legislazione e la semplificazione del quadro normativo “State Aid”. Invita a trasformare l’Europa in un leader globale nella fornitura, ampia ed economicamente sostenibile, di energia a basse emissioni di carbonio attraverso partnership strategiche e infrastrutture solide, insieme a un maggiore sostegno ai progetti dell’UE. Sottolinea la necessità di garantire l’autosufficienza nelle materie prime, promuovere la domanda di prodotti sostenibili e stimolare l’innovazione. Il mercato unico europeo viene inoltre evidenziato come una risorsa da valorizzare e rilanciare, oltre a stabilire un nuovo spirito legislativo che incentivi gli investimenti e una struttura interna coesa per un’efficace attuazione delle politiche.
Tra i firmatari della dichiarazione figurano rappresentanti di diversi settori, tra cui quello chimico, farmaceutico, della carta, dell'acciaio, minerario, dell'alluminio, del vetro, dello zinco, dei metalli, del tessile, delle raffinerie, del cemento, della calce, dei fertilizzanti, della ceramica, dei gas industriali e delle biotecnologie. Si tratta di un appello urgente per rivitalizzare il panorama industriale europeo, rafforzando i settori industriali di base, garantendo la loro competitività, sostenibilità e resilienza in un contesto di cambiamenti geopolitici. E sottolinea la volontà dell’industria di contribuire a un’Europa più forte, nella convinzione che solo con un forte tessuto industriale e un rafforzato dialogo sociale in Europa si possa garantire che la transizione “green” sia una transizione giusta. La dichiarazione rappresenta uno sforzo congiunto per affrontare le sfide e getta le basi per un rilancio degli investimenti industriali in Europa, segnando l’inizio dell’attuazione del Green Deal europeo.