A Plast 2015 Sandretto presenta in anteprima significative novità: la nuova Serie Dieci di presse a iniezione da 30 a 500 tonnellate di forza di chiusura, protetta da due brevetti, dotata dei nuovi controllo SEF 3000 e sistema di monitoraggio della temperatura della camera; una gamma di stampanti 3D dedicata alla produzione additiva (additive manufacturing) professionale. L’azienda è oggi di proprietà di Photonike Capital, società quotata alla borsa di Parigi, e il nuovo managment ha verticalizzato la produzione concentrandola nello stabilimento di Pont Canavese (Torino), esteso su oltre 40 mila metri quadrati di superficie, di cui 25 mila coperti, oggetto di importanti interventi di ristrutturazione. L’appuntamento è presso lo stand del costruttore (C 41/D 42, padiglione 22), dove alle ore 16 del 5 maggio è in programma una conferenza stampa.
Sandretto realizza in proprio il 70% della costruzione delle sue presse a iniezione secondo un sistema "total quality", per cui ogni singolo componente, destinato sia alle macchine stesse sia alla ricambistica, è sottoposto a rigorosi processi di verifica della qualità. Il made in Italy è di fondamentale importanza per il costruttore, che, mantenendo il quartier generale in Italia e collaborando con partner di casa nostra, intende convogliare capacità progettuali e realizzative in prodotti di elevato livello. Il rinnovamento ha interessato anche la rete commerciale e il servizio di assistenza tecnica al fine di soddisfare al meglio sia le esigenze dei nuovi clienti si quelle degli utilizzatori del vasto parco macchine installato in tutto il mondo. Attualmente l’azienda è presente in 40 paesi con personale formato direttamente presso la casa madre, in grado di operare in totale autonomia. Entro l’anno, inoltre, saranno attivate filiali e centri di assistenza tecnica in altri 15 paesi.
Sandretto presenta in fiera anche le nuove stampanti 3D, nate da un progetto totalmente interno all’azienda, che puntano a soddisfare una clientela di professionisti, collocandosi in un mercato in grande evoluzione. Per entrare nel settore dell’additive manufacturing ha stabilito un piano molto aggressivo, presidiando tutte le principali tecnologie oggi disponibili, dalla deposizione a filo caldo di materie plastiche alla polimerizzazione di resine caricate, fino alla sinterizzazione di polveri metalliche. Il costruttore prevede che l’additive manufacturing, grazie alle convergenze tecnologiche nel campo dei processori "real time", della sensoristica e dei motori elettrici, diventerà, nel giro di pochi mesi, parte integrante dei processi produttivi di manufatti sia plastici sia metallici con finalità strutturali. Il costo di produzione diventerà competitivo con quello dei processi tradizionali, mentre le specificità di costruzione renderà possibile la realizzazione di parti non ancora ottenibili con i processi oggi disponibili. Sebbene non sarà possibile sostituire del tutto i processi tradizionali di produzione (asportazione dal pieno tramite CNC, stampaggio a iniezione ecc.) quanto piuttosto potenziarli.
Sandretto ha un piano di sviluppo nel settore dell’additive manufacturing che copre l’intera gamma e sarà completato, secondo le previsioni, entro il 2016. A Plast presenta le sue prime stampanti a filo caldo professionali con tecnologia a "delta", tra le più grandi e veloci attualmente in commercio. I prodotti presentano importanti novità in termini di firmware e di funzioni di controllo e gestione degli errori. Sulla base della stessa tecnologia sarà poi sviluppata una gamma completa di macchine di tipo cartesiano per le grandi produzioni di serie e a seguire una serie completa per i settori della polimerizzazione di resine e della sinterizzazione laser di polveri. A questi scopi è in corso di realizzazione nel Lazio il laboratorio dedicato Sandretto Skunk Works Lab dove sono state riunite le migliori eccellenze italiane e straniere del settore.