Organizzato da Proplast l’11 luglio presso la sala conferenze del Parco Scientifico Tecnologico di Rivalta Scrivia (Alessandria), il seminario “Plastica 4.0 e Smart Factory: la rivoluzione per le aziende del settore materie plastiche” ha presentato l’Industria 4.0, uno dei temi più trattati del momento, dal punto di vista specifico del settore materie plastiche, grazie alla presenza di esperti e testimonial aziendali che hanno concretamente mostrato le diverse soluzioni adattabili al mondo industriale.
Dopo il benvenuto e introduzione di Giuseppe Augugliaro e di Davide Vizzini, rispettivamente direttore e responsabile commerciale di Proplast, il convegno si è aperto con l’intervento di Alessandro Prete, direttore tecnico di Lagor, che ha parlato di smart manufacturing. Dopo una panoramica sulle tre grandi rivoluzioni industriali degli ultimi secoli, Prete ha presentato i tratti essenziali di quella che è ormai considerata la quarta rivoluzione industriale: un processo che si fonda su concetto di IoT (Internet of Things) e che porterà alla produzione industriale del tutto automatizzata e interconnessa.
Il termine Industria 4.0 è stato usato per la prima volta nel 2011 dall’Accademia Tedesca di Scienze e Ingegneria (Acatech) e individua un’iniziativa adottata dal governo tedesco a novembre dello stesso anno come parte del più ampio High-Tech Strategy 2020 Action Plan.
“L’industria 4.0 Plug & Play, oltre gli standard di comunicazione di fabbrica” è stato invece il tema dell’intervento di Pierluigi Zenevre di Alleantia, società che si propone di rendere plug-and-play la Internet of Things. Zenevre ha ben sottolineato la differenza della IoT tra due mondi, quello dei software sempre aggiornati e quello delle macchine tradizionali, spesso destinate all’obsolescenza. La sfida possibile dell’Industria 4.0 è invece l’integrazione, “liberando” i dati e rendendoli accessibili e fruibili in tempo reale.
Di “Inject 4.0: l’industria 4.0 nella plastica” ha invece parlato Matteo Ghiglia, area manager Piemonte, Liguria e Val D’Aosta di Engel Italia, presentando l’innovazione della Open Platform Communication, che garantisce un nuovo standard di comunicazione M2M (machine to machine) e le Intelligent Quality Solutions per supportare l‘utente e garantire massima stabilità di processo.
“Authenting: un MES realizzato per lo stampaggio a iniezione” è stato l’approfondimento presentato da Thomas Maier, senior sales manager TIG. Si tratta di un tipo di MES che ha il vantaggio di aumentare la produttività, garantire la qualità e intercettare tutte le informazioni rilevanti (come OEE, KPI, ecc.), con un conseguente risparmio di costi.
Edoardo Zilioli, corporate marketing manager di Gefran, ha invece parlato di “Monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro tramite sensori di deformazione”. Grazie a questi ultimi la quality assurance è integrata nell’intero processo, misurandone i valori significativi, dati che vengono poi analizzati e indicano in tempo reale la stabilità di processo.
La mattinata si è chiusa con l’intervento “I requisiti tecnici dei beni strumentali ai fini dell'iperammortamento” da parte di Marco Belardi di Intertecnica e presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Brescia, che ha proposto un focus sulla perizia tecnica giurata: quando è necessaria, chi la può redigere, a cosa serve e per quali beni, i contenuti e quando un bene può essere definito interconnesso.
Nel pomeriggio è stato dato spazio ai casi di studio aziendali e si sono alternati al tavolo dei relatori:
- Andrea Pozzi, Smart Factory, ha presentato un focus sui vantaggi dei big data e flessibilità produttiva;
- Matteo Thunholm, key account manager Rold, ha illustrato i vantaggi in termini di controllo, usabiltà e dati in real time di Smartfab, una soluzione “ready to use” per l’Industry 4.0 sviluppata da Rold e Samsung;
- Alessandro Scalici di Pantostamp e presidente di Ucisap, ha parlato del mercato degli stampi nell’industria 4.0: cosa significa oggi essere uno stampista 4.0? Prima di tutto cambiare mentalità organizzativa, mettendo al centro le persone;
- Alessandro Magnetti di PCam ha mostrato il concetto innovativo di attrezzeria smart, evidenziando, in particolare, soprattutto i vantaggi economici e operativi, collegandosi in tempo reale con la sede aziendale in Svizzera, in cui ha avviato un processo di lavoro da remoto;
- Simone Massa di Cofran ha incentrato il suo intervento sulla multifunzionalità come fattore chiave per il controllo e la semplificazione dell’intero processo di produzione;
- Daniela De Angeli di Energys, una società del gruppo Piovan, ha infine concentrato l’attenzione sul tema cruciale dell’efficienza energetica: perché e come farla nell’era dell’industria 4.0.