In un contesto di mercato sempre più difficile, Covestro conferma i risultati positivi del 2018 con un ottimo terzo trimestre. Rispetto allo stesso periodo del 2017 le vendite del gruppo sono cresciute del 4,8%, raggiungendo 3,7 miliardi di euro. Il risultato è merito dell’aumento dei prezzi e dei volumi di vendita. I volumi di base sono aumentati di pochissimo (0,2%), rimanendo al livello dell’anno scorso nonostante la disponibilità limitata dei prodotti. L’Ebitda ha totalizzato 859 milioni di euro, confermando il risultato dello stesso periodo dell’anno precedente. I margini in calo nel segmento dei poliuretani sono stati compensati da margini più elevati nel segmento dei policarbonati. Il reddito netto è salito leggermente del 1,0% totalizzando 496 milioni di euro. Il free operating cash flow (FOCF) è calato del 12,2% scendendo a 578 milioni di euro a causa dell’aumento degli investimenti.
Il CEO Markus Steilemann (foto al centro) ha commentato: “Continuiamo a lavorare con successo. Gli investimenti che abbiamo concordato ci mostrano la direzione da seguire negli anni a venire e gettano le basi per la nostra futura crescita organica. Amplieremo le nostre capacità in tutti i segmenti, e di conseguenza consolideremo la nostra posizione di azienda leader in settori davvero interessanti che crescono più rapidamente dell’economia globale. Inoltre, il programma per l’efficienza migliorerà le strutture dei costi sul medio periodo”.
Con investimenti per un totale di circa 1,5 miliardi di euro, di recente Covestro ha annunciato l’ampliamento della sua capacità MDI a Baytown, Texas. Si prevede che un nuovo stabilimento su scala mondiale produrrà circa 500 chilotoni di MDI all’anno entro il 2024. Allo stesso tempo sono in corso progetti di investimento a Brunsbüttel (Germania), Tarragona (Spagna), Anversa (Belgio) e Caojing (Cina) per potenziare la capacità di produzione dei MDI e dei suoi precursori per poter beneficiare dello sviluppo del mercato globale.
Si stima una crescita del mercato TDI del 5% circa all’anno sul lungo periodo, superando il prodotto interno lordo globale del 2% circa.
Nell’autunno 2018 l’azienda ha lanciato sul mercato la prima di una serie di poliuretani termoplastici prodotti con l’aiuto di materie prime a base di anidride carbonica, che, rispetto ai materiali convenzionali, hanno un’impronta del carbonio inferiore e contribuiscono a soddisfare la domanda di soluzioni più sostenibili.
“Il terzo trimestre ha soddisfatto le nostre aspettative. Stiamo osservando un crescente inasprimento delle condizioni globali del business e nell’ultimo trimestre abbiamo anche vissuto una disponibilità limitata dei prodotti in Europa e in Asia. Ciononostante siamo riusciti a mantenere stabili i volumi. In questo contesto oggi confermiamo le nostre previsioni per l’intero anno”, ha dichiarato Thomas Toepfer (foto in basso), CFO di Covestro.
Covestro sta facendo eccellenti progressi anche su un altro fronte strategico. Si prevede che l’intensificazione della collaborazione tra le divisioni dell’azienda e dell’impiego delle soluzioni digitali miglioreranno in maniera notevole l’efficacia e l’efficienza. A partire dal 2021 al più tardi, sono previsti risparmi sui costi per 350 milioni di euro all’anno, con l’obiettivo di limitare la crescita generale dei costi di esercizio. Le misure identificate mirano in prima linea a ridurre in maniera permanente i costi non lavorativi, anche se verranno tagliati circa 900 posti di lavoro a tempo pieno in tutto il mondo.
Nel terzo trimestre del 2018 le vendite nel segmento poliuretani sono calate minimamente dell’1,2%, superando i 1800 milioni di euro. Il calo delle vendite nelle regioni EMEA e APAC è stato compensato da un aumento nella regione NAFTA. I cambiamenti dei prezzi, gli effetti valutari e periodi di inattività imprevisti degli stabilimenti hanno avuto ripercussioni negative. I volumi di base nel segmento poliuretani sono scesi del 2,0%. L’Ebitda nel segmento è calato del 21,5%, totalizzando 432 milioni di euro. Ciò è dovuto principalmente all'aumento dei prezzi di acquisto delle materie prime.
Il segmento policarbonato ha continuato a crescere con decisione anche nel terzo trimestre, facendo registrare un balzo delle vendite dell’11,3% per un totale di oltre 1000 milioni di euro.
L’aumento dei volumi di base (2,6%) e i prezzi di vendita più alti hanno avuto un effetto positivo sulle vendite. Le vendite nelle regioni EMEA e APAC sono crescite sostanzialmente, compensando il declino nella regione NAFTA. L’Ebitda del segmento policarbonati ha beneficiato dell’aumento dei margini e dei prezzi, arrivando a 315 milioni di euro (+49,3%). Questo risultato include anche il reddito non ricorrente di 36 milioni di euro derivante dalla vendita del business delle lastre negli Stati Uniti.
Le vendite del segmento rivestimenti, adesivi e specialità sono salite dell’8,8%, superando i 600 milioni di euro. Tutte le regioni hanno contribuito alla crescita delle vendite. Nel terzo trimestre anche i volumi di base del segmento sono balzati in avanti, con un aumento del 7,2%. L’Ebitda ha toccato 126 milioni di euro, più o meno il livello dell’anno precedente.