Più di cinquanta rane colorate in plastica hanno invaso da alcuni giorni i Campus di Bovisa e Leonardo del Politecnico di Milano. Si tratta della mostra “Kiss the Frog” organizzata dall’ateneo milanese con Cracking Art che rimarrà aperta al pubblico nella sede di via La Masa fino al 31 maggio 2019.
Ma c’è di più. Kiss the Frog è anche una campagna di raccolta fondi. Infatti, le piccole sculture di Cracking Art, che per l’occasione sono state personalizzate con i loghi di Politecnico di Milano e Cracking Art, possono essere acquistate e il ricavato finanzierà il nuovo laboratorio interdipartimentale Circ-eV (Circular Factory for the Electrified Vehicles of the Future), dedicato allo sviluppo di tecnologie per l’economia circolare in ambito automobilistico da utilizzare nella fabbrica sostenibile del futuro. In particolare, saranno studiati sistemi avanzati per il recupero/riuso delle batterie agli ioni di litio dismesse da veicoli elettrici e ibridi. Le mini sculture sono disponibili dal 30 novembre nei punti vendite del merchandise ufficiale del Politecnico di Milano di Via Bonardi 3 e su Amazon.
La parola chiave di Kiss the Frog è rigenerazione. Se da un lato Cracking Art condivide da anni il concetto di “arte che rigenera l’arte”, dall’altro il Politecnico, attraverso la ricerca che si svilupperà nel laboratorio, darà un contributo fondamentale alle sfide dell’economia circolare. Il tutto in un quartiere in forte “rigenerazione” come la Bovisa. Tra i tanti animali realizzati da CrackingArt, la rana è stata scelta come metafora di rinascita e rigenerazione proprio per la metamorfosi che compie nel corso della sua vita e per il suo legame con l’acqua.
“Sono particolarmente orgoglioso di questo progetto, dove cultura tecnica e sostegno alla ricerca trovano perfetta simbiosi e sinergia. Il nuovo laboratorio che sorgerà in Bovisa si porrà come riferimento regionale, nazionale ed europeo nell’ambito dell’economia circolare e della fabbrica sostenibile del futuro, in un settore strategico come la mobilità elettrica”, ha commentato Marco Bocciolone, direttore del Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano e promotore dell’iniziativa.