Il 23 novembre, Basf ha ufficialmente lanciato il progetto “smart Verbund” a Zhanjiang, nella provincia del Guangdong, in Cina, e iniziato i lavori di costruzione dei nuovi impianti, che comporteranno un investimento complessivo di circa 10 miliardi di dollari, per la produzione di tecnopolimeri e poliuretano termoplastico destinati a rispondere alla crescente domanda asiatica e, in particolare, della Cina meridionale.
Entro il 2022, il nuovo sito aggiungerà circa 60 mila tonnellate all’anno alla capacità produttiva cinese, portando a 290 mila tonnellate all’anno la produttività di Basf nella regione Asia-Pacifico. In questo modo, la multinazionale tedesca sarà nelle condizioni di soddisfare le esigenze dei settori automobilistico, elettronico e dei veicoli di nuova generazione della regione.
Presso il nuovo sito, Basf prevede di implementare un concetto di produzione intelligente basato su tecnologie all'avanguardia, anche sfruttando sistemi automatizzati per l’imballaggio, dispositivi di controllo altamente tecnologici e veicoli a guida automatica. Il progetto contribuirà anche al progresso della comunità locale grazie a partnership strategiche con diverse istituzioni tecniche del luogo per sviluppare giovani talenti tecnici. La gestione della nuova struttura è stata affidata alla nuova consociata Basf Integrated Site, con sede a Guandong, appositamente costituita.
Una volta completato, la nuova struttura costituirà il terzo più grande sito di Basf a livello globale, dopo quelli di Ludwigshafen (Germania) e di Anversa (Belgio). Il primo impianto produttivo di tecnopolimeri dovrebbe entrare in funzione nel 2022, mentre l’intero polo “smart Verbund” sarà completato entro in 2030.