(Foto Tria)

Tria ha presentato a Fakuma 2024 la sua nuova serie JN 15 di granulatori dedicati al settore dell'iniezione con i due modelli JN 2115 e JN 4215, che, rispetto ai precedenti JM 15, si contraddistinguono principalmente per la dimensione della camera e della bocca d’ingresso del convogliatore, così come per la geometria di quest’ultimo, ampliata per garantire il recupero di materozze anche voluminose. 

Per quanto riguarda la parte alta del granulatore, tramoggia e convogliatore sono stati ridisegnati con un’apertura più ampia e ponendo maggiore attenzione al “fly-back” di materiale macinato, che risulta pressoché azzerato. Nella versione standard del convogliatore del nuovo JN 15, l’apertura passa da 265 x 310 mm a 265 x 365 mm nel modello JN 2115 e da 475 x 310 mm a 475 x 365 mm in quello JN 4215. La geometria della tramoggia rimane personalizzabile per adattarsi a esigenze applicative diverse.

Anche la camera di macinazione è stata completamente rivista. Con un’apertura di dimensioni maggiorate da 210 x 140 mm a 220 x 170 mm per il modello JN 2115 e da 420 x 140 mm ai 430 x 170 mm per quello JN 4215 viene garantita la macinazione di materozze più voluminose che in precedenza. In entrambi i modelli il trattamento antiusura di serie consente di preservare ancora meglio il granulatore nel tempo, oltre che di garantire maggiore flessibilità nella macinazione di materiali diversi. La camera di macinazione presenta doppia contro-lama e griglia in posizione orizzontale, per facilitare e aumentare lo scarico del materiale macinato all’interno dell’imbuto.

(Foto Tria)

Nuova anche la geometria del rotore, sempre ricavato dal pieno come nella versione precedente, ma con più aperture e una conformazione a stelle. Questa soluzione aumenta la presa del materiale in arrivo dalla tramoggia, ma soprattutto riduce la formazione di stecche e polvere nel macinato. Infatti, nel caso di formazione di stecche, queste ultime rimangono in camera fin quando non raggiungono la pezzatura idonea a essere scaricate attraverso i fori della griglia. Ciò si traduce, oltre che in una ridotta rumorosità, in un macinato più omogeneo senza imperfezioni e polvere.

In termini di riduzione dei consumi energetici, dai test effettuati con il modello JN 4215, che monta un motore da 1,5 kW, macinando materozze in PP da 1,2 g l’una, è risultato che a vuoto viene utilizzato circa il 16,5% della potenza installata, per un consumo pari a 250 W/h, mentre durante la macinazione viene utilizzato il 20,8% della potenza installata, ottenendo una produzione oraria pari a 30 kg/h e un consumo di 312 W/h.

Porta-griglia e imbuto nella nuova serie sono due parti separate l’una dall’altra, per aumentare la versatilità e la personalizzazione della zona di scarico, permettendo la creazione di diverse versioni di imbuto adatte ai vari impieghi richiesti al granulatore. L’imbuto risulta di comoda estrazione e sbloccabile mediante due chiusure a espansione, mentre micro di sicurezza e volantino bloccano in posizione il porta-griglia apribile soltanto a granulatore fermo. In questo modo viene garantita maggiore sicurezza all’operatore, che può ribaltare la tramoggia solo dopo l’estrazione dell’imbuto, l’apertura del porta-griglia e lo sgancio del fermo tramoggia.

Anche in questa serie l’ingombro laterale è ridotto al minimo, grazie a una configurazione di motore “in linea” rispetto alla camera di macinazione. Motore che, insieme al resto del granulatore, poggia su un basamento a quattro ruote (due fisse e due mobili), con un ulteriore guadagno nella stabilità durante la fase di movimentazione e posizionamento a bordo macchina. Le innovative staffe di sostegno della camera garantiscono inoltre uno spazio di manovra più ampio per tutte le fasi di manutenzione ordinaria, che si traduce in un aumento delle possibilità di personalizzazione degli imbuti o configurazioni speciali, come i basamenti rialzati.