Il Decreto Superbonus porta con sé la settima proroga per la plastic tax, che entrerà in vigore luglio 2026: si tratta del più lungo rinvio mai concesso dall’introduzione della norma. A tale riguardo viva soddisfazione è stata espressa da Unionplast.
“Il rinvio della plastic tax a luglio 2026 è un intervento legislativo che accogliamo con favore e riconosciamo al Governo e al MEF in particolare il merito di aver prestato ascolto alle istanze delle imprese, che sono pronte ad affrontare gli sforzi ancora necessari per rendere sempre più sostenibile il settore, ma che subirebbero dalla tassa in questione un rischio sanzionatorio del tutto spropositato in relazione al gettito. Bene dunque questa lunga moratoria, che si riflette positivamente sul comparto, e a cascata su numerose filiere industriali, quali quella agricola, quella alimentare, quella cosmetica e tante altre ancora”. Così il presidente di Unionplast e vicepresidente di Federazione Gomma Plastica, Marco Bergaglio.
“La plastic tax è un’imposta dal valore fisso di 0,45 euro che produttori, importatori e consumatori dovrebbero pagare per ogni chilo di prodotti in plastica, venduti o acquistati, che non è stata accompagnata da una valutazione di impatto che ne provi in modo scientifico la sua effettiva utilità ambientale. Il suo introito non è previsto che venga utilizzato per finalità ambientali, come potrebbero essere delle misure volte a implementare il riciclo della materia”, ha ricordato al riguardo il presidente di Unionplast.
“La strada da seguire è quella piuttosto di favorire e stimolare comportamenti virtuosi, sia dei consumatori che delle imprese, per aumentare le percentuali di riciclo della plastica, perché la transizione verso un’economia circolare e climaticamente neutra passa attraverso l’incremento dell’utilizzo di materie plastiche di riciclo nella realizzazione di nuovi prodotti”, ha infine concluso Bergaglio.