Il 2021 è stato ricco di sfide per il Paese, che, secondo le stime della Commissione europea, chiuderà l’anno con un PIL in aumento del 6,2%. Un rimbalzo che si riflette anche sulle aspettative per il futuro della manifattura, molto più rosee rispetto a inizio anno. Più di sette aziende su dieci (74%), infatti, prevedono un aumento del fatturato a fine 2021 rispetto allo scorso anno, con il 71% che si ritiene soddisfatto dell’andamento generale degli affari. È quanto emerso dall’Osservatorio Mecspe sul secondo quadrimestre 2021, presentato il 23 novembre durante il convegno inaugurale di Mecspe, che rimarrà aperta fino al 25 novembre a Bologna Fiere.
Ottimi i dati sul portafoglio ordini, che continua a crescere (il 75% lo ritiene adeguato). Al contempo aumenta la fiducia nel mercato (per sei aziende su dieci) e nel futuro (per sei aziende su dieci). Ripartono le esportazioni, con le mete principali per il manifatturiero italiano che rimangono sempre nei confini europei (Germania, Francia e Spagna alle prime posizioni). È l’effetto ripartenza degli ultimi mesi che infonde ottimismo negli imprenditori.
Il 61% delle imprese manifatturiere ritiene di avere adeguato le proprie tecnologie assecondando la crescita digitale necessaria per competere sul mercato. Sono già tante (40%), inoltre, le aziende a considerarsi sostenibili, grazie a numerose azioni pratiche messe in atto nell’ultimo periodo. Punto cruciale per realizzare la trasformazione 4.0 è la formazione, specialmente per le tante competenze necessarie in questo comparto (aspetto considerato centrale per il 52% delle imprese). Ancora poche, invece, le aziende che si affidano ai Competence Center e ai Digital Innovation Hub (4%) per lo sviluppo di piani di Industria 4.0.
Nella sua prima edizione bolognese, Mecspe spinge l’acceleratore su tutti gli aspetti della ripartenza del settore manifatturiero, in particolare legati alla digitalizzazione e alla trasformazione 4.0 delle imprese. Il “cuore mostra” nel 2021 è infatti l’iniziativa Gamification: la fabbrica senza limiti, nata per mostrare le idee tecnologiche migliori e fare da propulsore per le soluzioni più innovative. È il nuovo concetto di fabbrica, più evoluta, più digitale e a misura d’uomo, in grado di attirare l’interesse dei giovani talenti. La mostra si estende su una superficie espositiva di circa 92 mila metri quadri, con oltre 2000 aziende presenti, che, secondo le previsioni, richiameranno, nel rispetto delle più rigorose norme anti-Covid-19, approssimativamente 50 mila visitatori.