Ai nastri di partenza Plastic Buster, l’iniziativa per il riutilizzo e il riciclo dei secchi in plastica per vernici ad acqua avviata da Corepla grazie a un finanziamento della Fondazione Cariplo e al patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica e progettata da una squadra coordinata dall’organizzazione non profit ambientalista Class Onlus composta da marca Pennelli Cinghiale, insegna della grande distribuzione Iper La grande I, IPPR (Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo), Montello, S&h, Autotrasporti Longa e Unionplast.
Presso i centri commerciali Iper La grande I di Montebello della Battaglia (Pavia) e Seriate (Bergamo) verrà incoraggiato il riuso dei secchi in plastica per vernici ad acqua attraverso l’introduzione della clientela al mondo della coltivazione idroponica, cioè un tipo di coltivazione, realizzabile anche su scala domestica, che non usa terriccio ma sfrutta le sostanze nutritive appositamente disciolte nell’acqua contenuta in un recipiente. A questo scopo, sarà distribuito un manuale operativo per avviare una coltivazione idroponica casalinga, realizzato in collaborazione con Terra Aquatica, azienda francese attiva nel settore. Infine, sarà organizzato un concorso fotografico per mostrare i frutti dell’orto acquatico, a cui sarà associata una scontistica dedicata. Sul versante del riciclo, invece, presso i due punti vendita sarà installato uno speciale cassonetto intelligente, in grado di riconoscere e immagazzinare i tipi di secchi selezionati per questo progetto. Anche in questo caso sarà generato un buono sconto per il cliente virtuoso.
“Questa iniziativa è un buon esempio di cosa significhi porre l'innovazione tecnologica al servizio dell'economia circolare”, ha dichiarato il presidente di Corepla, Giorgio Quagliuolo. “Ognuno di noi dovrebbe sentire sulle spalle la responsabilità di salvaguardare l’ambiente. E ognuno, a seconda del ruolo che occupa nella comunità, dovrebbe tradurre questa responsabilità in fatti concreti e tangibili. L'obiettivo che Corepla si pone, attraverso i progetti a cui aderisce, è cambiare profondamente l'approccio al rifiuto, che da scarto si trasforma in risorsa. Il percorso virtuoso che lo trasforma comincia, infatti, proprio dalla fine, il momento in cui un oggetto non più utilizzabile viene buttato via ma è ancora ricco di valore. Ma affinché ciò avvenga è fondamentale il coinvolgimento delle comunità e la costruzione di una rete di persone che collaborino e agiscano insieme”.