Bombole in PET per gas compressi
Per lo sviluppo e la produzione di una gamma innovativa di bombole di “tipo IV”, ultraleggere e ad alte prestazioni per gas compressi, CTS (Composite Technical Systems), azienda italiana con sede in provincia di Udine, si è avvalsa della collaborazione di Sipa. Rispetto a quelle di tipo I, II e III, molto più pesanti poiché realizzate completamente o in parte in metallo, tali bombole includono un contenitore in PET all'interno di uno strato protettivo a base di materiali compositi rinforzati con fibra di carbonio.
Sebbene bombole in pressione di tipo IV dotate di liner in HDPE fossero già presenti sul mercato, CTS ha voluto adottare il PET per sfruttarne la maggiore impermeabilità ai gas (da 40 a 100 volte superiore in confronto all’HDPE), contenendo i costi di produzione e aumentando l’affidabilità del manufatto. Queste bombole sono state impiegate inizialmente negli autorespiratori di superficie utilizzati dai vigili del fuoco, ma il loro potenziale applicativo risulta molto più ampio: dai kit per immersioni subacquee, all’industria automobilistica, dal settore medicale agli apparati di respirazione per le missioni aerospaziali.
CTS si è rivolta a Sipa per perfezionare il processo di produzione delle bombole in PET. Il trasformatore, infatti, aveva messo a punto in proprio una macchina a iniezione e una soffiatrice i cui contenitori presentavano, però, tolleranze inaccettabili, in alcuni casi superiori a un centimetro. Di fatto non si otteneva un contenitore uguale all’altro e gli operatori macchina erano costretti a regolare costantemente le impostazioni. È stato pertanto necessario correre ai ripari. Sipa e CTS hanno portato avanti congiuntamente tutte le fasi dello sviluppo, dalla prototipazione ai test, fino alla produzione, per creare un recipiente in PET che, con tolleranze inferiori a un millimetro, fosse perfettamente adatto all'applicazione.
Il direttore generale di CTS, Giovanni Artusi, si è dichiarato completamene soddisfatto del contributo del costruttore di Vittorio Veneto alla creazione di un prodotto pronto per la commercializzazione, che offre inoltre i più alti livelli di sicurezza. Le bombole in corso di produzione presentano volumi che variano da due a nove litri. Il contenitore più piccolo e quello più grande pesano rispettivamente 0,9 e 4 kg: il secondo risulta più leggero del 30% circa rispetto a una bombola in alluminio e cinque volte meno pesante in confronto a una tutta in acciaio. Tutti i contenitori sono in grado di sopportare una pressione di 300 bar.
“La collaborazione con CTS ci ha permesso di approfondire la conoscenza delle proprietà del PET come materiale per imballaggio. Questa è la prima volta che abbiamo potuto sperimentare la reazione del PET sottoposto a pressioni interne così alte. La nostra esperienza si è arricchita molto da questa collaborazione", ha dichiarato Alberto Uliana di Sipa. Le due aziende stanno ora proseguendo la sperimentazione su vari tipi di materiale plastico che potrebbero fornire prestazioni ancora più elevate in termini di barriera all'ossigeno. La nuova tecnologia con liner in PET è stata brevettata da CTS in tutto il mondo e sarà presentata a Pack Expo (Chicago, 2-5 novembre), Brau Beviale, (Norimberga, 11-13 novembre), Emballage (Parigi, 17-20 novembre).