Autocritica cinese
Si è svolto a Shanghai un forum tecnico, coordinato dalla China Light Industry Machinery Association (CLIMA), per fare il punto sullo stato dell'arte della tecnologia cinese per la lavorazione delle materie plastiche.
È emerso che i costruttori locali producono attualmente circa la metà delle macchine per materie plastiche immesse sul mercato mondiale ma si rivolgono soprattutto a utilizzatori che richiedono macchinari di medio-basso livello; d'altra parte, oltre la metà dei trasformatori cinesi acquista macchine dall'estero e, al contrario, solo il 6% della produzione locale è destinata all'export.
L'analisi di CLIMA riconosce esplicitamente che le macchine di produzione cinese sono ancora mediamente meno efficienti di quelle dei principali concorrenti, hanno consumi elevati e minore durata nel tempo nonchè sistemi di controllo poco efficienti, così come i sistemi di sicurezza.
L'autocritica riguarda anche l'approccio dei costruttori cinesi al mercato internazionale; manca la predisposizione - che caratterizza invece, per esempio, i costruttori italiani ed europei- a offrire soluzioni integrate "chiavi in mano", anziché singoli macchinari standard.