Cauto ottimismo
Una recente indagine congiunturale diffusa dalla British Plastics Federation (www.bpf.co.uk), elaborata su un campione rappresentativo di imprese, evidenzia attese di buona crescita del fatturato del settore nel 2011. Sebbene la sintesi dell'indagine disponibile non approfondisca i campi merceologici rappresentativi delle aziende federate, che coprono l'intera filiera del settore plastica, dalla produzione di polimero, alla costruzione di impianti, nonché alla trasformazione di manufatti e semilavorati, tale segnale risulta in ogni caso degno di nota in quanto evidenzia una ripresa del mercato e una certa circolazione di capitali nel comparto.
In particolare, viene sottolineato come siano superate in meglio le previsioni che, nel giugno dello scorso anno, segnalavano un possibile incremento del 20% nel fatturato 2011, contro il 27% attuale, in base ai risultati di quest'ultima indagine.
Inoltre, i risultati dell'indagine indicano l'intenzione che interessa il 34% degli intervistati di ripresa nelle assunzioni e forza lavoro, quando solo nel 2009 le dichiarazioni erano dirette verso tagli dell'occupazione per il 59% degli intervistati. Anche per ciò che riguarda i futuri investimenti di capitale, le aziende dichiarano di aver pianificato sforzi in tal senso per il 64% dei rispondenti, soprattutto per l'espansione degli impianti, mentre il miglioramento della sicurezza è un obiettivo per un quarto dei rispondenti.
Il risparmio energetico si conferma un obiettivo che interessa anche le aziende inglesi e conferma un trend esteso a livello non solo europeo, incoraggiato e previsto anche dall'evoluzione legislativa in tal senso. Come è facile intuire, il 60% delle aziende inglesi intervistate ha citato i costi dell'energia elettrica come il fattore che più di tutti gli altri frena lo sviluppo dell'industria inglese e pone il comparto in svantaggio competitivo con molti altri paesi.