Trasformazione indiana in affanno
L'industria trasformatrice indiana sta attraversando un momento non facile, principalmente a causa di due fattori critici che hanno subito un deterioramento negli ultimi mesi: l'aumento dei prezzi dei polimeri (nell'ordine del 25-30%) e il progressivo indebolimento della rupia, che colpisce le esportazioni. È quanto dichiarato recentemente dal presidente della All India Plastics Manufacturers Association.
A ciò va aggiunto che gli alti tassi d'interesse applicati non facilitano l'accesso al credito da parte delle aziende, che vedono anche il mercato interno minacciato dalle importazioni di manufatti a basso costo, soprattutto dalla Cina; per questo motivo, la suddetta associazione ha chiesto al governo di innalzare i dazi fino al 20%. Uno dei settori che in questo momento risultano maggiormente colpiti è quello della componentistica auto.
In base ai dati Istat, nei primi sei mesi dell'anno in corso, l'export italiano di macchine per materie plastiche e gomma verso l'India si è fermato appena sotto i 20 milioni di euro, registrando un calo del 16% rispetto al gennaio-giugno 2012. Vendite significative riguardano gli estrusori (circa 4,6 milioni di euro), le stampatrici flessografiche (3,6) e le termoformatrici (poco meno di 2 milioni).