Progetto technoPET: nuove applicazioni del PET riciclato
Il consorzio Corepla, in collaborazione con IPPR (Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo) e con Proplast (Centro di ricerca specializzato in materie plastiche), ha presentato il progetto technoPET, teso a migliorare le prestazioni del PET di riciclo, consentendone l'utilizzo per applicazioni in beni durevoli e ad alto valore aggiunto.
Partendo da scaglie di PET ottenute da bottiglie colorate, sono state infatti ottenute con successo alcune formulazioni di PET caratterizzate da elevate prestazioni meccaniche e di resistenza alla fiamma, che potrebbero trovare impiego in numerosi settori, in particolare nell'industria dell'arredamento e dell'automobile, in alternativa o in miscela con polimeri vergini aventi caratteristiche simili.
Le bottiglie in PET provenienti dalla raccolta differenziata vengono oggi avviate a riciclo e trasformate in scaglie e granuli destinati alla produzione di nuovi manufatti. Il PET riciclato, infatti, può essere utilizzato per produrre nuovi imballaggi oppure oggetti del tutto diversi. La seconda opzione si rende necessaria quando il riciclo induce un decadimento significativo in termini di aspetto, qualità e prestazioni del materiale riciclato, che viene così indirizzato verso applicazioni meno "esigenti" in termini di colore e prestazioni del polimero e, generalmente, di minor valore economico. È il caso del PET ottenuto dalle bottiglie colorate, che viene destinato in gran parte alla produzione di fibre.
"Il progetto Corepla-Proplast dimostra ancora una volta le potenzialità offerte dalle materie plastiche di riciclo e le loro possibilità d'impiego. Il supporto di IPPR si è affiancato alle numerose iniziative che abbiamo sostenuto congiuntamente per la promozione dell'uso di manufatti in plastica riciclata con apposito marchio plastica seconda vita", sottolinea Angelo Bonsignori, presidente di IPPR.
"In un contesto economico sempre più attento ai costi e all'ecosostenibilità dei prodotti, il "technoPET" rappresenta una valida alternativa per la produzione di tecnopolimeri tradizionali a base di PET, permettendo un risparmio sui costi dei materiali vergini e aprendo possibilità applicative fino a ora inesplorate", aggiunge il direttore di Proplast Giorgio Ramella.
Conclude Giorgio Quagliuolo, presidente di Corepla: "technoPET è un'ottima testimonianza di creazione di valore aggiunto nella filiera del riciclo della plastica. Il consorzio Corepla continuerà a sostenere iniziative di R&D con università e centri di ricerca per finalizzare l'individuazione di ulteriori campi d'applicazione e nuove soluzioni tecnologiche per le plastiche riciclate".