Cresce il mercato dell’imballaggio… "smart"
Un recente studio condotto dalla società di consulenza specializzata Smithers Pira analizza il mercato mondiale del cosiddetto imballaggio “smart”, che comprende le tipologie di packaging intelligente (quello in grado di comunicare al consumatore informazioni aggiuntive sul prodotto e sul suo stato) e attivo (quello che protegge il contenuto da aria e umidità). Le stime elaborate prefigurano una crescita annua del 7,6% entro il 2021, fino a raggiungere un valore complessivo di circa 6,9 miliardi di euro alla scadenza del prossimo quinquennio.
In particolare, per il mercato del packaging attivo si prevede un incremento del 4,9% annuo (sfiorando i 5 miliardi di euro) mentre per quello dell’imballaggio intelligente si prefigura una crescita di ben 18 punti percentuali (per un valore poco inferiore a 1,8 miliardi di euro). Tali valori dimostrano come, fra le due tipologie di packaging, quello intelligente mostri sbocchi commerciali e applicativi più dinamici (soprattutto nel settore dell’elettronica). L’imballaggio attivo, invece, è considerato un settore più maturo, anche se ancora molto promettente in alcuni mercati di nicchia.
I costi elevati di questi manufatti ne hanno sempre frenato la diffusione su larga scala, ma ultimamente i produttori sono riusciti a ridurre i costi di etichette e “smart tag”, aumentando le prestazioni. Infine, l’attenzione sempre maggiore da parte dei consumatori sul fronte alimentare incentiva l’acquisto di cibi e bevande il cui stato può essere facilmente monitorato proprio grazie a packaging hi-tech.