L’anidride carbonica debutta come materia prima negli espansi per materassi

Da parte di Covestro è cominciata la fornitura di un nuovo prodotto a base di anidride carbonica. Il 6 dicembre la prima autocisterna è uscita dallo stabilimento di Dormagen (Germania), dove la multinazionale ha avviato la produzione. L’impianto utilizza gas atmosferico per produrre un componente fondamentale per gli espansi utilizzati nei materassi e nei mobili imbottiti. L’anidride carbonica viene impiegata come nuova materia prima per sostituire una parte del petrolio su cui solitamente si basano i precursori. Questo contributo alla sostenibilità e risultato scientifico pionieristico è ora entrato nella fase di produzione industriale.

“Abbiamo raggiunto un’altra pietra miliare. L’impianto sta lavorando regolarmente e la prima fornitura del nostro nuovo componente in materiale espanso flessibile realizzato con anidride carbonica sta raggiungendo il cliente. Dall’inizio della nostra ricerca, diversi anni fa, abbiamo lavorato costantemente per arrivare a questo risultato. Siamo entusisti di essere arrivati fin qui e questo traguardo sarà uno stimolo a fare sempre meglio”, ha affermato il project manager Karsten Malsch.

Covestro sta lavorando per integrare sempre più anidride carbonica nei propri prodotti. Nel caso del precursore uscito dallo stabilimento di Dormagen, un poliolo, il contenuto di anidride carbonica è pari a circa il 20%, mentre altri progetti sviluppati in laboratorio hanno raggiunto quantità superiori al 40%. La multinazionale è impegnata anche nella messa a punto di altri prodotti oltre agli espansi flessibili e tra quelli già testati in laboratorio rientrano i precursori per espansi rigidi ed elastomeri. L’azienda sembra essere intenzionata a concedere in licenza la tecnologia. Questo consentirebbe di conservare le limitate risorse petrolifere a disposizione dell’industria, riducendo il processo di raffinazione, che richiede un elevato fabbisogno energetico e produce una gran quantità di emissioni.