Sepro investe 11 milioni di euro in Francia e Stati Uniti
Il costruttore di robot a 3, 5 e 6 assi per lo stampaggio a iniezione, Sepro, ha annunciato un investimento di 11 milioni di euro per l’espansione delle proprie attività in Francia e negli Stati Uniti. L’operazione di articolerà in tre fasi. Presso la sede francese sarà incrementata la capacità produttiva e sarà avviata una nuova struttura dedicata alla formazione, mentre presso la filiale statunitense di Pittsburgh, dove già vengono svolte le attività di integrazione dei sistemi e di assistenza, verranno avviate anche le attività di assemblaggio dei robot di grandi dimensioni. “Abbiamo raggiunto il limite della nostra capacità produttiva e abbiamo necessità di investire”, ha dichiarato il CEO Jean Michel Renaudeau.
In Francia l’attuale sede di 13 mila metri quadrati sarà portata a circa 20 mila metri quadrati entro l’estate del 2018 e l’espansione consentirà di separare costruzione e flusso di integrazione dei robot. Questo intervento dovrebbe consentire di incrementare la capacitò produttiva dagli attuali 3000 robot a circa 5000 unità all’anno. L’ampliamento coinvolgerà anche l’area dedicata agli uffici e permetterà la creazione di uno “spazio innovazione” nell’edificio centrale della sede.
Il centro di formazione sarà trasferito dalla sede centrale in una nuova struttura da 800 metri quadrati nella vicina municipalità di La Roche-sur-Yon. Anche in questo caso, i lavori dovrebbero concludersi entro l’estate 2018 e, una volta avviato, il nuovo centro sarà equipaggiato con circa 25 robot (di Sepro, Sepro-Stäubli e Sepro-Yaskawa) e potrà ricevere ogni anno fino a 1500 partecipanti ai corsi, circa il 50% in più dell’attuale capienza.
L’aggiunta di una struttura dedicata all’assemblaggio nella filiale statunitense è invece considerata la logica conseguenza della crescita della filiale stessa e consentirà di ottimizzare la programmazione delle consegne in Nord America e tutta la logistica a queste connessa. In particolare, l’espansione supporterà l’assemblaggio dei robot costruiti per l’impiego su macchine a iniezione da 800 tonnellate e oltre e consentirà di raddoppiare la capacità produttiva della struttura, la cui superficie passerà da 900 a 2000 metri quadrati.