Schiume poliuretaniche a rischio per carenza di TDI
La carenza di toluene diisocianato (TDI), una delle principali materie prime utilizzate per produrre schiume poliuretaniche flessibili, sta, ancora una volta, mettendo in crisi la fornitura di questi prodotti in tutta Europa. È quanto afferma Europur, l’associazione europea dei produttori di blocchi in schiuma poliuretanica flessibile, in una nota stampa, riferendo che nelle ultime settimane nessuno dei tre stabilimenti europei che producono TDI è stato operativo per vari motivi e sebbene la produzione in alcuni siti sia stata riavviata a volumi ridotti, attualmente il TDI viene prevalentemente importato da Asia e Stati Uniti.
Poiché tali importazioni non compensano quasi la produzione locale, continua la nota, molti produttori di schiume non sono in grado di fare fronte ai volumi richiesti e stanno quindi facendo fatica a rifornire adeguatamente i propri clienti. Inoltre, i costi aggiuntivi di trasporto dall'estero stanno facendo lievitare significativamente il prezzo del TDI in Europa rispetto a Stati Uniti o Asia e stanno raggiungendo gli elevati livelli registrati in aprile-maggio 2022. Sebbene sia difficile fare previsioni attendibili, secondo Europur la situazione potrebbe in parte attenuarsi da qui alla fine dell’anno, anche se ottobre dovrebbe essere un mese ancora difficile a causa di un ulteriore aumento dei prezzi del TDI.
“La situazione attuale è un altro duro colpo per il settore, dove tradizionalmente le scorte vengono rifornite in vista delle vendite di fine anno. L'incapacità di creare tali scorte significa mancanza di prodotti e forniture. Da un lato, la crisi energetica che l'Europa sta affrontando gioca chiaramente un ruolo anche in questo ambito e spiega perché le importazioni possono sembrare più convenienti per alcuni produttori. Ma d'altra parte, non è la prima volta negli ultimi anni che tutti gli impianti di produzione di TDI in Europa siano completamente inattivi e questo dimostra ancora una volta la necessità che la filiera lavori per garantire una migliore sicurezza dell'approvvigionamento", ha commentato Bart ten Brink, presidente di Europur.