Il futuro delle bioplastiche
Secondo le recenti stime di European Bioplastics, l'associazione che rappresenta l'industria europea delle bioplastiche, entro il 2022 la capacità produttiva mondiale di bioplastiche dovrebbe raggiungere un volume di 2,44 milioni di tonnellate, a fronte delle 2,05 t del 2017. Tale andamento, secondo l’associazione, sarà sostento, in particolare, dalla crescente domanda di PLA e di PHA (le cui progressioni, secondo le attese, supereranno rispettivamente il 50% e il 200%).
Attualmente, la produzione di polimeri a base biologica riguarda PET, con il 26% del totale, PA, con il 12%, PE e PLA, con il 10% ciascuno. Nel 2017, il 60% delle bioplastiche è stato impiegato nella produzione di imballaggi, ma una quota crescente della domanda proviene da altri settori, come il tessile, i beni di consumo, l’automobile e l’agricoltura.
Dal punto di vista geografico, l’Asia risulta la prima regione produttrice, con il 56% del totale a livello globale; il 18% viene prodotto in Europa (che dovrebbe raggiungere una quota del 25% entro il 2022), il 16% in Nord America e il 10% nell’America Meridionale.