Nuovo consorzio per il riciclo degli imballaggi in bioplastica entra nel sistema Conai
Si chiama Biorepack il consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile nato a Roma lo scorso 26 novembre per iniziativa di Ceplast, Ecozema-Fabbrica Pinze Schio, Ibi Plast, Industria Plastica Toscana, Novamont e Polycart. Il consorzio si colloca all’interno del sistema Conai come nuova struttura di filiera per la gestione a fine vita degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile, che possono essere riciclati con la raccolta della frazione organica dei rifiuti e trasformati, con specifico trattamento industriale, in compost o biogas.
“Si tratta di un progetto concreto di economia circolare aperto a tutti gli operatori della filiera, compresi gli utilizzatori e i compostatori, che pone ancora una volta l’Italia all’avanguardia in Europa nel campo del riciclo biologico della frazione organica dei rifiuti urbani e dei materiali compostabili assimilati. Questa iniziativa consentirà alla filiera delle bioplastiche una migliore gestione dei propri imballaggi, ai cittadini di riconoscere tali materiali e conferirli correttamente nella raccolta dell’umido domestico e all’Italia di incrementare i risultati di riciclo raggiunti nel settore dei rifiuti urbani e dei rifiuti di imballaggi”, ha dichiarato il presidente di Assobioplastiche, Marco Versari, eletto alla presidenza anche del nuovo consorzio.
Lo statuto di Biorepack, redatto in conformità allo statuto tipo del Ministero dell’Ambiente vigente per i consorzi di filiera del Conai, è stato trasmesso al Ministero stesso per l’approvazione. Con il decreto ministeriale di approvazione il sistema Conai si avvarrà delle attività di un nuovo soggetto, deputato alla gestione di una tipologia di imballaggi con un fine vita del tutto peculiare (riciclo organico-compostaggio) rispetto a quello degli altri materiali presidiati dagli attuali sei consorzi di filiera di Conai.